sabato, Aprile 19, 2025

“Nulla tenaci invia est via”: Spyker risorge nel 2022

“Nessuna via è preclusa ai tenaci”. Questa è la traduzione della frase latina che riporta il titolo, che altri non è che il motto della casa che nel 2022 ha annunciato il suo rientro in corsa: la Spyker. La casa olandese, finita in bancarotta per ben due volte, ha comunicato che quest’anno riprenderà la sua attività a pieno regime, grazie a nuovi soci. L’azienda di Victor Muller produrrà tre nuovi modelli: la B6 Venator, la C8 Preliator e la D8 Peking to Paris.

Spyker ritorna nel 2022: dov’eravamo rimasti?

La Spyker Cars ha origini antiche, essendo stata fondata nel 1880. La produzione iniziale era di carrozze a motore, per poi passare agli aerei da combattimento durante la Prima Guerra Mondiale (il logo infatti riporta un’elica stilizzata). La società chiuse i battenti nel 1925, rimanendo dormiente fino agli albori del Terzo Millennio. Victor Muller, assieme al suo socio Maarten de Bruijin, ha rilevato i diritti del marchio fondando la Spyker Cars. L’azienda si è specializzata nella produzione di supercar, con la C8 a fare da modello d’esordio. Dotata di un V8 4.2 litri di origine Audi, la C8 nelle varie declinazioni ha permesso alla Spyker di farsi conoscere, grazie anche all’impegno in pista nelle gare GT. Nel 2006 la casa è arrivata persino in Formula 1, acquistando la scuderia Midland nata dalle ceneri della Jordan. L’avventura durò poco più di un anno, in quanto Muller e de Bruijin hanno presto venduto tutto alla Force India. Nel 2006 la casa raggiunse il suo picco di vendite, con 94 esemplari piazzati. Ciò permise all’azienda di andare in utile nel 2007, ma da quel momento in poi le cose sono peggiorate. Nel 2014 il tribunale ha sfrattato l’azienda dal capannone dello stabilimento, per i mancati pagamenti dell’affitto. Nello stesso anno l’azienda ha dichiarato bancarotta, cercando comunque un rilancio. Ma non è servito, visto che a gennaio 2021 la società è fallita di nuovo. Che sia questa la volta buona?

Un futuro che parla russo

Con un comunicato stampa del 20 dicembre scorso, la Spyker annuncia trionfalmente la sua rinascita nel 2022. Victor Muller rimane a capo dell’azienda, che acquisisce nuovi soci in Michail Pessis e Boris Rotenberg. La produzione di serie ricomincia con tre modelli nuovi, la B6 Venator, la C8 Preliator e la D8 Peking to Paris. In verità, si trattano di vetture già presentate da tempo, il cui lancio è stato rinviato più volte a causa dei problemi economici. La B6 monta un motore V6 da 375 CV, mentre la C8 adotta ancora il V8 Audi con l’aggiunta di un compressore volumetrico. Il V8 sarà un’opzione per molto tempo, ma la casa ha già anticipato lo sviluppo di sistemi ibridi per il futuro. I modelli sopra citati saranno assemblati in Olanda, ma per il futuro la produzione sarà spostata in Russia, con il reparto progettazione che lavorerà un po’ lì e un po’ in Germania. Curiosamente, niente di tutto questo è riportato sul sito ufficiale, il che lascia qualche perplessità sull’intera operazione. Non ci resta che aspettare, e vedere se la tenacia di questi olandesi sarà premiata ancora una volta.


Il cimitero auto di Dubai: il sepolcro delle supercar


Riccardo Trullo
Riccardo Trullo
Aspirante giornalista sportivo e membro orgoglioso della famiglia Periodicodaily. La mia specialità è il motorsport, in particolare la MotoGP ed il panorama americano di NASCAR, IndyCar, IMSA. Non disdegno la F1, campionato che seguo da una vita. E già che ci sono, butto un occhio nel settore delle auto di serie.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles