sabato, Aprile 19, 2025

Nike “over the top” per il settimo anno consecutivo

Nike “over the top”: ebbene si, ancora una volta, per il settimo anno di seguito Nike è nominato come marchio di abbigliamento di maggior valore. Brand Finance conferisce questo prestigioso titolo a Nike visti gli inconfutabili dati che suggeriscono che il brand sportivo abbia mantenuto alto il valore del marchio. Infatti, si stima che Nike, allo stato attuale, valga ben 30,4 miliardi di dollari. Si tratta di un record degno di nota dal momento in cui, nel periodo che stiamo attraversando, segnato dalla pandemia, si evidenzia un netto calo del valore di molti marchi, celebri a livello mondiale. Il valore dei brand più preziosi, infatti, è diminuito dell’8% circa mentre Nike compie l’impresa della stabilità, in una delle fasi storiche più precarie.

Nike “over the top”: qual è il segreto del successo?

Il rapporto della società di consulenza sulla valutazione dei brand, Brand Finance, getta nuova luce sulle modalità in cui sono intervenuti importanti cambiamenti nelle dinamiche di vendita. La pandemia e le sue dannose conseguenze hanno lasciato dietro di sé una scia di ingenti carenze, sotto molti aspetti. Sono molti i settori che non ne sono usciti indenni. Tra questi, uno tra i maggiormente colpiti è quello dell’abbigliamento e del luxury. D’altronde, va da sé che in un periodo in cui non è consentito uscire di casa, se non per estrema necessità, nessuno pensi ad acquistare abiti da sera o costumi da bagno, ad esempio. Nike, in tale clima di disorientamento generale, ha saputo adattarsi al nuovo ambiente, come in una sorta di lotta per la sopravvivenza. Lo spirito sportivo qui gioca a favore del brand, che riesce ad innovarsi e a venire incontro alle nuove esigenze imposte.

Le dichiarazioni di Richard Haigh

L’amministratore delegato del brand, Richard Haigh, commenta così il traguardo: “L’interruzione economica globale e diffusa ha provocato un forte calo della domanda e le chiusure dei negozi indotte dai lockdown hanno costretto i marchi a digitalizzarsi velocemente oppure a pagare le disastrose conseguenze per il calo di vendite e profitti”. Inoltre aggiunge: “Nel complesso abbiamo evidenziato una notevole agilità innovativa in tutto il settore, il che, senza dubbio, costituisce un buon vantaggio per l’anno venturo“. Ci auguriamo che tale previsione sia di buon auspicio, sperando in un anno futuro maggiormente roseo per le imprese di tutti i settori.

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