Nepal e Bhutan: due paesi da sempre rappresentati come terre di sorrisi e pacifismo. Ma quando la natura chiama nulla può fermarla… neppure tutta la felicità racchiusa in Himalaya. É proprio a causa della stagione annuale dei monsoni che le due nazioni si trovano ora a compiangere le vittime e i dispersi causati da inondazioni e frane
Nepal e Bhutan: a quanto ammontano le vittime?
Pare quasi un film dell’orrore descrivere due delle nazioni himalayane conosciute come patria di sorrisi, come terre in cui negli ultimi 3 giorni solo lacrime e fiumi di acqua sono stati riversati. Infatti a causa di inondazioni improvvise innescate da forti piogge monsoniche, un remoto campo di montagna a Bhutan è stato letteralmente polverizzato uccidendo 10 persone e ferendone cinque. I cinque feriti sono stati evacuati e portati al Jigme Dorji Wangchuck National Referral Hospital (JDWNRH). Pare inoltre che due di essi siano in condizioni critiche. Nel Nepal invece, la brutalità di madre natura ha provocato almeno tre morti e sette dispersi. “Stiamo raccogliendo i dettagli delle perdite“. Dichiara il funzionario del ministero dell’Interno Tamang
Quando è avvenuta la catastrofe?
Gli abitanti dei villaggi del Bhutan e del vicino Nepal si trovavano nel campo di montagna per la raccolta annuale di cordyceps: un genere di funghi ritenuti benefici che attaccano funghi ipogei, di solito tartufi dei cervi, oppure insetti o ragni. Secondo le informazioni, i collezionisti di cordeycep erano accampati tra due piccole colline con un ruscello che scorreva in mezzo. Si ritiene che siano stati spazzati via poco dopo la mezzanotte dall’inondazione che scendeva dal torrente
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Le continue ricerche
Pare che nel campo ci fossero circa 40 persone. Delle 10 vittime, tre sono uomini e sette sono donne. Finora solo tre corpi sono stati recuperati. Nel frattempo, i raccoglitori e il team medico del JDWNRH stanno cercando i corpi di altri sette dispersi nell’incidente. Secondo quanto riferito, le squadre di soccorso hanno espresso preoccupazione per le persistenti condizioni meteorologiche avverse, che potrebbero ritardare gli sforzi di ricerca.