martedì, Aprile 15, 2025

Navalny contro Apple e Google per rimozione app

Il principale oppositore russo Aleksej Navalny si è scagliato contro Apple e Google. Navalny accusa le due aziende di Big Tech di essersi piegate alla prepotenza del Cremlino rimuovendo dai loro store l’app “Smart Voting” che promuoveva i candidati dell’opposizione.

Navalny contro Apple e Google: cos’è successo?

Continuano a far discutere le elezioni parlamentari russe. L’opposizione ha affermato che si sono verificate diverse frodi che hanno favorito la vittoria di Russia Unita, il partito del presidente Vladimir Putin. Ma non è tutto. In queste elezioni il Cremlino ha messo da parte qualsiasi parvenza di regole democratiche. Mosca ha attutato una repressione senza precedenti. Centinaia di oppositori sono stati bloccati, gli osservatori internazionali ostacolati e i media messi a tacere. Ora il principale leader dell’opposizione russa Aleksej Navalny ha criticato Apple e Google per aver rimosso la sua app di “Smart Voting” che promuoveva i candidati dell’opposizione alle elezioni parlamentari russe.

In una serie di tweet Navalny ha affermato: “Se qualcosa mi ha sorpreso nelle ultime elezioni, non è stato il modo in cui Putin ha forgiato i risultati, ma l’obbedienza con cui l’onnipotente Big Tech si è trasformato nei suoi complici. Apple e Google hanno soddisfatto le richieste del Cremlino e rimosso la nostra app dai loro store. YouTube ha cancellato il nostro video e Telegram ha bloccato il nostro bot. Questi programmi, che Putin definisce estremisti, contenevano solo informazioni sui candidati dell’opposizione nei vari collegi elettorali”. Navalny poi afferma: “I media scrivono che il Cremlino ha costretto Big Tech a fare concessioni mostrando loro un elenco dei propri dipendenti da arrestare. Se è così, tacere è il peggior crimine. Questo è l’incoraggiamento di un terrorista che prende ostaggi”.

Le aziende di Big Tech hanno rimosso le app dell’opposizione

Google e Apple hanno soddisfatto la richiesta del governo russo di rimuovere l’app di “Smart Voting” collegata a Navalny che promuoveva i candidati dell’opposizione alle elezioni parlamentari. La Russia ha minacciato di multare le aziende e persino di incarcerare i dipendenti locali se non avessero rimosso l’app prima delle elezioni. Mosca ha affermato che l’app ha violato la legge russa e ha affermato che le aziende stavano partecipando a interferenze elettorali se continuavano. Alcuni dipendenti di Google si sono espressi contro la mossa di cedere alla richiesta della Russia di rimuovere l’app. 


Leggi anche: Elezioni Russia: statistici mettono in dubbio l’esito del voto

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