mercoledì, Aprile 16, 2025

Nagorno-Karabakh: esodo di massa degli armeni

Esodo di massa degli armeni nella regione separatista del Nagorno-Karabakh. Martedì scorso l’Azerbaigian ha lanciato un’operazione militare per impadronirsi del Nagorno-Karabakh. Nel giro di un giorno i combattenti armeni si sono arresti, consegnando definitivamente la regione nelle mani degli azeri. Secondo fonti armene, più di 200 persone sono morte durante i brevi combattimenti e più di 400 altre sono rimaste ferite. 

Esodo di massa degli armeni nel Nagorno-Karabakh

Dopo l’ultima operazione militare dell’Azerbaigian cha ha consegnato definitivamente la regione del Nagorno-Karabakh agli azeri, i 120mila armeni che vivono nella regione hanno detto che partiranno per l’Armenia perché non vogliono vivere come parte dell’Azerbaigian e temono la pulizia etnica. “Le famiglie che sono rimaste senza casa dopo la recente operazione militare e che vogliono lasciare la repubblica saranno portate in Armenia”, ha detto la leadership armena nella capitale del Nagorno-Karabakh, Stepanakert. Il governo armeno si è detto pronto ad accogliere gli armeni in fuga dal Karabakh. Ha quindi riferito che sono già arrivati oltre mille rifugiati.

In un discorso alla nazione, Nikol Pashinyan ha affermato che alcuni aiuti umanitari sono arrivati, ma che gli armeni del Karabakh devono ancora affrontare “il pericolo di pulizia etnica”. “Se non vengono create le condizioni adeguate affinché gli armeni del Nagorno-Karabakh possano vivere nelle loro case e non esistono meccanismi efficaci di protezione contro la pulizia etnica, aumenta la probabilità che gli armeni del Nagorno-Karabakh considerino l’esilio dalla loro patria come l’unica modo per salvare le loro vite e la loro identità”, ha detto Pashinyan.

Previsto incontro tra Pashinyan e Aliyev

Nonostante le ostilità, il primo ministro armeno Pashinyan e il presidente azero Ilham Aliyev si incontreranno a Granada il 5 ottobre. All’incontro parteciperanno il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

La regione del Nagorno-Karabakh

Il Nagorno-Karabakh, conosciuto come Artsakh dagli armeni, si trova in un’area che, nel corso dei secoli, è stata sotto il dominio di persiani, turchi, russi, ottomani e sovietici. Fu rivendicato sia dall’Azerbaigian che dall’Armenia dopo la caduta dell’Impero russo nel 1917. In epoca sovietica, fu designata come regione autonoma all’interno dell’Azerbaigian. Quando l’Unione Sovietica si sgretolò, gli armeni abbandonarono il controllo nominale azero e conquistarono i territori vicini in quella che oggi è conosciuta come la prima guerra del Karabakh. Dal 1988 al 1994 furono uccise circa 30.000 persone e più di un milione di persone, per la maggior parte azeri, furono sfollate.

Nel 2020, dopo decenni di scontri, l’Azerbaigian, sostenuto dalla Turchia, ha vinto una decisiva seconda guerra del Karabakh durata 44 giorni, riconquistando il territorio dentro e intorno al Karabakh. Il 19 settembre di quest’anno il governo azero ha lanciato una breve operazione militare che gli ha permesso di conquistare definitivamente la regione.


Leggi anche: Armenia richiede una missione delle Nazioni Unite

Nagorno-Karabakh: Azerbaigian inizia operazione militare

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