giovedì, Aprile 17, 2025

Museo delle arti Carrara: collezioni riorganizzate

Dopo circa due anni di lavoro è completato il nuovo allestimento della collezione permanente del Museo delle arti Carrara. Un progetto realizzato con la virtuosa collaborazione pubblico-privato che ha visto l’impegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune e il co-finanziamento di Gemeg, azienda locale del marmo.


Carta di Carrara: arte e artigianato per sviluppo sostenibile


Chi ha pensato al riallestimento del Museo delle arti Carrara?

Il centro culturale ha una collezione unica al mondo che comprende le opere dei protagonisti della scena artistica contemporanea e della storia dell’arte del XX e XXI secolo. Compaiono lavori di David Tremlett, Yuri Ancarani, Grazia Toderi, Andrea Branzi, Jannis Kounellis, Alberto Viani, Giuliano Vangi, Nunzio, Fabio Viale. Il Museo si presenta col percorso, ideato e progettato dalla Direttrice Laura Barreca e dallo studio STARTT, Simone Capra, Claudio Castaldo, Dario Scaravelli. Inoltre oggi hanno presentato il programma pubblico per il 2022.

Un progetto che valorizza le sedi museali

Il Sindaco di Carrara nel pomeriggio alla presentazione degli interventi ha commentato il lavoro. «Con questo nuovo allestimento mettiamo un ulteriore importate tassello all’opera di valorizzazione delle sedi museali della città. Lo facciamo grazie alla collaborazione di uno sponsor privato con una sinergia che potrebbe e dovrebbe diventare la norma in un territorio come il nostro. Quest’opera si inserisce nel percorso chiaro e lineare portato avanti in questi anni. Dall’apertura del Carmi al lavoro su Palazzo Pisani, l’assessore alla Cultura ha sempre lavorato per sviluppare al massimo le enormi potenzialità della nostra città. Puntando anche e soprattutto sul rilancio delle sue sedi museali come epicentri della cultura».

Museo delle arti Carrara, artisti e artigiani

L’Assessore alla Cultura ha parlato della correlazione con la Dichiarazione di Carrara. «In un tessuto sociale da ricucire giorno per giorno con cura, pazienza e serietà, Il mudaC trova il suo ruolo di dispositivo culturale che attiva scambi tra artisti e artigiani del territorio. Talenti che lavorano il marmo e si esprimono col linguaggio della scultura e non. Una pluralità di voci e una coralità di intenti basati sulla Carta e la Dichiarazione di Carrara che partono dai creativi come motori dello sviluppo culturale ed economico sostenibile».

Il finanziamento di Gemeg

Luca Soldati, Presidente della Gemeg, ha preso la parola durante la cerimonia. «La Gemeg ha partecipato con interesse al nuovo allestimento di MudaC, nella convinzione che l’iniziativa costituisca un arricchimento dell’offerta culturale e turistica di Carrara. Il progetto di riallestimento comprende infatti elementi innovativi che hanno convinto a contribuire alla costruzione della rete museale, a cui la città sta da tempo lavorando. Al valore intrinseco dell’operazione, si aggiunge l’importanza della sinergia tra pubblico e privato che si dimostra fondamentale per la crescita qualitativa».

Museo delle arti Carrara e partnership

Gli allievi della Cattedra di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Carrara del Prof. Ulrich Mueller hanno realizzato la scritta mudaC, scolpita sul muro di cinta. In collaborazione con la Cattedra di Audio Video del prof. Carmine Fornari hanno ideato il documentario sulle fasi di allestimento del museo presentato all’entrata. I professori Luana Brocani e Carlo Sassetti si sono infine adoperati con gli allievi del Corso di Restauro nella cura delle opere esposte. Così il Direttore Luciano Massari. “L’Accademia di Belle Arti di Carrara affianca il mudaC in questo importante momento storico di riconfigurazione della sua identità, assicurando all’istituzione civica la presenza e la partecipazione di studenti e docenti sia nella fase di costruzione che nei prossimi progetti culturali, sempre nel segno della sperimentazione e della ricerca, basi fondanti dell’alta formazione accademica”.

Il riallestimento di mudaC

Il nuovo allestimento del mudaC (già CAP-Centro Arti Plastiche) dal 2012 è ospitato negli oltre 1.200 mq del Chiostro seicentesco di San Francesco. Racconta l’evoluzione storico-artistica e linguistica della produzione creativa contemporanea con video, installazioni, fotografie, disegni, scultura. Gli ambienti sono distinti in spazi per le esposizioni temporanee e spazi per le collezioni permanenti. Il piano terra, dedicato a progetti e mostre temporanee, con una sala conferenze e un bar, e il primo piano che ospita la collezione permanente con più di sessanta opere. I lavori sono datati dalla seconda metà del Novecento ad oggi, e provenienti dalle edizioni della Biennale Internazionale di Scultura a Carrara. Il nuovo display museale include sia gli spazi interni che il giardino antistante il Museo con la disposizione di alcune creazioni provenienti dai depositi che ritrovano nuovamente una visibilità pubblica.

Le sezioni tematiche del Museo delle arti di Carrara

La collezione comprende quattro sezioni tematiche. Una parte storica, con 17 lavori dal 1957 al 1973, la collezione contemporanea, con 13 opere realizzate fino al 2010 e la raccolta “Disegnare il marmo“. Sono 22 pezzi acquisiti grazie al progetto che tra il 2004 e il 2005 ha coinvolto artisti internazionali a lavorare su grandi lastre di marmo con tecniche e linguaggi differenti. Tra le creazioni che entrano nell’esposizione museale l’installazione Il Capo di Yuri Ancarani, realizzata a Carrara nel 2010, parte di una trilogia pluripremiata. Una sala è interamente dedicata a Ah galla II di Fabio Viale, una barca in marmo bianco locale, ormeggiata su una grande piattaforma. I grandi bozzetti preparatori di David Tremlett, Carol Rama, Aldo Mondino, Eliseo Mattiacci sono recuperati dai magazzini del Comune, oggi restaurate e riallestite nel percorso museale.

L’organizzazione del primo piano

Negli spazi del primo piano si trovano le opere di giovani artisti italiani, prodotte durante le residenze realizzate a Carrara in anni recenti. C’è Chiara Camoni e Parasite 2.0. inoltre, si trova la Project Room, locale dedicato all’arte, al design e all’artigianato di Carrara e dedicato al progetto Hands at work. Un’idea per rendere attiva e continuativa la collaborazione del museo con gli artisti e i creativi del suo territorio. Quindi un patrimonio di professionalità e creatività riconosciuto in tutto il mondo per la specificità delle tecniche tradizionali e l’innovazione tecnologica e linguistica nella lavorazione del marmo.

Programma di mudaC

Il programma culturale 2022 di mudaC di Carrara è concepito in continuità con quanto espresso nella Carta di Carrara concepita dal Forum delle Città Creative UNESCO 2021. Ispirato ai principi di inclusione e partecipazione della comunità attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea. Coinvolgendo diversi ambiti disciplinari con progetti site-specific e partecipati, seminari e workshop, l’istituzione intende riattivare le relazioni sociali con la città e la comunità. Accanto alla conservazione della collezione, saranno realizzate attività creative che hanno già avviato una riqualificazione urbana e una valorizzazione culturale della città. Un work in progress di museo diffuso sul territorio.

Il programma 2022

Così ha dichiarato Laura Barreca sulla collezione e sul programma. “Il progetto del riallestimento della collezione e la ripartizione degli ambienti espositivi riscrive l’impianto e la fruizione museale secondo criteri di maggiore leggibilità e funzionalità. Restituisce di fatto alla Città di Carrara una nuova casa per il patrimonio artistico che attraversa la storia dell’arte dalla metà del secolo scorso. Grazie alla comunanza di intenti pubblico-privato tra Comune, Assessorato alla Cultura, Gemeg, e insieme allo Studio STARTT, mudaC oggi torna luogo di sperimentazione delle pratiche contemporanee. Il programma culturale è concepito per attivare collaborazioni con l’Accademia delle Belle Arti, la Scuola del Marmo, le istituzioni e le associazioni civiche che animano la vita culturale. Lo scopo è costruire un dialogo tra discipline, progetti e comunità, attraverso un approccio creativo”.

Margherita Moscardini in mostra

Tra le principali iniziative, a settembre è in programma la mostra personale di Margherita Moscardini Per Carrara a cura di Laura Barreca. Inoltre, è organizzato il progetto partecipativo a cura di Maria Rosa Sossai Sulla riconciliazione tra arte, artigianato, design; COMMONS programma di incontri di arte e design, con workshop. Inserita in agenda anche la personale di Andrea Sala a cura di Angela Rui Anarchivio. Un archivio anarchico. Un progetto di Claire Fontaine, a cura di Laura Barreca e Maria Rosa Sossai.

Breve storia del Museo delle arti di Carrara

Museo delle arti Carrara è un’istituzione culturale dedicata alle arti contemporanee. Dal Secondo Dopoguerra a oggi testimonia il forte legame della città con la produzione artistica e con l’industria del marmo. Ne traccia le evoluzioni in rapporto ai diversi linguaggi del contemporaneo, come la scultura, la pittura, il disegno, l’installazione video, la fotografia. Il mudaC organizza attività culturali ed espositive, laboratori educativi dedicati alle scuole, incontri aperti al pubblico. Sono iniziative mirate a un ampio coinvolgimento della comunità e delle istituzioni e associazioni della città di Carrara. Nel 2020 il Museo ha ottenuto il riconoscimento di Museo di Rilevanza Regionale e fa parte della Rete del Contemporaneo dei musei della Regione Toscana.

La Collezione permanente

Le opere sono prevalentemente in marmo di artisti che hanno partecipato alla Biennale Internazionale di Scultura a Carrara. La cui prima edizione si svolge nel 1957 e fino alla settima edizione del 1973, anno in cui si interrompe per poi riprendere nel 1996. Di recente espongono artisti di fama internazionale che ricorrono a tecniche esecutive sempre più innovative e tecnologiche, testimoniando l’attualità del marmo nell’arte contemporanea. Infine sono presenti le opere cosiddette “eccezionali” includono l’ambiente del film Il Capo, 2010 di Yuri Ancarani, l’installazione ambientale di Fabio Viale Ah galla II, 2008. In esposizione anche l’imponente installazione scultorea di Yannis Kounellis Senza titolo, nel chiostro dell’ex Convento.

Immagine da cartella stampa.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles