L’apertura del Nuovo Museo Bodoniano nel complesso monumentale della Pilotta di Parma è ormai alle porte.
Il prossimo 19 aprile, infatti, si inaugurerà il più antico museo internazionale dedicato alla stampa con un restyling completamente rinnovato.
Inoltre lo stesso giorno verrà presentata ufficialmente la nuova veste grafica della “Gazzetta di Parma” con i caratteri bodoniani.
Come sarà il Nuovo Museo Bodoniano?
Lo spazio espositivo dedicato al Museo Bodoniano fa parte del più ampio progetto di restauro della Nuova Pilotta, voluto dal Direttore, Simone Verde, in un’ottica di valorizzazione e di tutela del patrimonio storico – artistico.
Il Museo Bodoniano sorgerà al piano terra della Pilotta nei locali un tempo destinati a magazzino dei periodici delle Biblioteca Palatina.
L’ingresso e l’uscita avverranno dalla via porticata. Ciò consentirà di stabilire un contatto diretto tra la città e l’importante spazio museale dedicato alla figura del grande tipografo Giovanni Battista Bodoni (Saluzzo 1740 – Parma 1813).
L’estetica museografica sarà, inoltre, in linea con lo stile dell’epoca originaria. Le pareti, infatti, saranno dipinte di verde, mentre per il pavimento si è scelto il modello Versailles in modo tale da rievocare, attraverso il legno, il materiale dei torchi da stamperia del XVIII secolo.
Come sarà organizzato lo spazio espositivo del Museo Bodoniano?
L’organizzazione del nuovo allestimento del museo è stata affidata ad Andrea De Pasquale, direttore scientifico dell’istituzione.
La progettazione delle nuove sezioni espositive è stata ideata con la finalità di rendere il museo uno spazio fruibile e accessibile non solo agli specialisti del settore, come era accaduto, invece, dopo la riapertura del 1963.
“Il Museo Bodoniano ha una collezione eccezionale – sottolinea Andrea De Pasquale durante la conferenza stampa online – e per tale motivo deve essere resa comprensibile a tutti coloro che si avvicinano. La finalità del nuovo museo è quella di avvicinare il pubblico”.
Quali saranno le sezioni del museo?
Il percorso espositivo sarà suddiviso in quattro sezioni.
La prima sarà riservata a “Bodoni, Parma e l’Europa” e consentirà di approfondire i legami tra il tipografo saluzzese e le corti europee.
Un supporto mutimediale permetterà di ricostruire le tappe fondamentali della vita di Bodoni, da Saluzzo a Roma sino a Parma, dove fisserà stabilmente la sua attività.
Questa sezione sarà dedicata anche all’inquadramento storico e culturale di Bodoni e al rapporto con i suoi colleghi, tra i quali Baskerville.
La seconda sezione “La fabbrica del libro” è la più ampia e sarà suddivisa in quattro grandi nicchie.
In ogni nicchia verranno ricostruite le varie fasi di lavoro di Bodoni.
La prima sarà riservata alla fonderia dei caratteri e gli strumenti di lavoro: punzoni, matrici, forme di fusione e relativi caratteri, alcuni ancora posti negli armadi costruiti per ordinarli.
La seconda nicchia riguarderà la riproduzione, con esempi di manoscritti di tipografia, il compositoio e il vantaggio.
Successivamente si passerà alla stampa con prove su carta e pergamena, copie su seta, e il torchio, ricostruzione del 1940, rimesso in funzione anche a fini didattici.
L’ultima nicchia sarà dedicata all’illustrazione e alla legatura, presenti anche le lastre di rame relative alle edizioni bodoniane.
I processi di composizione, stampa e legature saranno illustrati alle pareti dalle tavole dell’Encyclopédie.
Al centro della sezione verranno esposti i capolavori di Bodoni, con particolare riferimento a quelli inviati per l’Esposizione Universale di Parigi nel 1811, oltre ai manuali.
Alcuni esempi della produzione bodoniana saranno sfogliabili nei totem touch-screen.
Infine “Il mito di Bodoni” sarà trattato con l’esposizione della raccolta dei volumi bodoniani.
Alcune immagini dei caratteri bodoniani, ancora oggi in uso, saranno proiettate sulla parete opposta.
Al centro sarà collocato un tavolo multimediale con la storia delle celebrazioni bodoniane.
A queste si aggiungeranno le principali raccolte bodoniane nel mondo ed esempi di musei della stampa e del carattere.
Inoltre saranno esposti materiali relativi agli anniversari del 1913 e del 1940.
A ciò si affiancheranno esempi di edizioni di tipografi che si richiamarono alla lezione bodoniana come Mardersteig, Tallone e Riva.
A questi si uniranno i campionari di caratteri di fonderie e modelli di alfabeti bodoniani proposti da grafic designer contemporanei che hanno riattualizzato la tradizione tipografica settecentesca.
Tra questi si possono ricordare Franco Maria Ricci e Lella e Massimo Vignelli.
Perchè i caratteri bodoniani hanno avuto un così grande successo?
I caratteri tipografici bodoniani si possono considerare elementi della stampa senza tempo.
Questo perché il loro piacere estetico è rimasto inalterato attraverso i secoli, nonostante il mutamento di gusti e di stili.
L’ideazione dei caratteri è il frutto di un delicato equilibrio tra stampato e spazi vuoti, raggiunto attraverso studi e lavori continui nell’incidere i punzoni.
Dagli studi scientifici, sino ad ora condotti, emerge quanto Bodoni fosse appassionato al proprio mestiere di tipografo al punto da lavorare anche quando era malato.
“La fama di Bodoni è strettamente legata alle sue capacità – afferma Andrea Di Pasquale nel corso della conferenza stampa online – A Roma raggiunse presto una posizione importante nella stamperia Propaganda Fide grazie alla sua abilità.
E’ inoltre importante sottolineare che Bodoni ebbe successo sia in vita che dopo la sua morte”.
La fama e il mito del tipografo, che ha reso Parma la capitale mondiale dei caratteri a stampa, continuano nelle sale del Nuovo Museo Bodoniano.
Info
Museo Bodoniano, Palazzo della Pilotta, Strada della Pilotta n. 3 – Parma – T. + 39 0521 220445 [email protected] www.museobodoniano.it