Per Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità il 3 dicembre, il Civico Archeologico di Bologna presenta un nuovo percorso di accessibilità. Un progetto realizzato nell’ambito di Musei Speciali per Tutti, proposto e sostenuto dall’ex IBACN, Settore Patrimonio culturale. Ha partecipato anche l’Assessorato alla cultura e paesaggio della Regione Emilia-Romagna. Un’iniziativa per promuovere l’inclusione delle persone con disabilità e garantire a tutti un accesso arricchito al pieno godimento del patrimonio artistico, culturale e naturale.
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Cosa promuove il progetto Musei Speciali per Tutti?
L’iniziativa regionale ha promosso un ampio e fecondo confronto con i diversi soggetti interessati, dalle persone con disabilità e le loro associazioni ai musei, dalle istituzioni culturali. Gli enti intendo fornire ausili funzionali e specifici per incentivare il ruolo attivo degli utenti con disabilità motorie, sensoriali e cognitive. Quindi permettendo loro di comprendere e fruire pienamente delle opere museali.
Musei inclusivi
La sperimentazione di prassi inclusive e è avviata nel 2016 per l’adozione delle “Linee Guida per il godimento del patrimonio museale dell’Emilia-Romagna per persone con disabilità”. Un documento elaborato dall’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e approvate nel novembre 2015. Nello spirito di una progettazione universalistica capace di giusti accomodamenti, l’impegno è rendere la visita ai musei un’esperienza sensoriale completa e inclusiva. Quindi arricchire le sedi museali e favorire le comunità territoriali di riferimento. Musei Speciali per Tutti ha visto la partecipazione di nove centri espositivi selezionati nei nove ambiti provinciali della regione. Hanno collaborato con gli istituti scolastici di riferimento individuati dall’Ufficio scolastico. Devono definire chiavi interpretative del carattere generale del museo o di temi specifici relativi a percorsi tra i beni del e/o correlati col territorio.
Il percorso per disabili al Museo civico archeologico
Individuato per l’Area di Bologna per diventare “Speciale” il Museo Civico Archeologico ha stabilito come obiettivo la predisposizione di un percorso semplificato, inclusivo. Quindi un allestimento offerto a chiunque entri in museo, fruibile in autonomia e senza prenotazione per le sale espositive che documentano la storia della città nell’antichità dalla preistoria all’età romana. Il focus riguarda l’evoluzione dell’assetto sociale delle diverse comunità insediate nel territorio bolognese attraverso la chiave di lettura del femminile e del maschile.
I materiali esposti
I materiali rinvenuti nelle sepolture, gli ornamenti caratteristici dell’abbigliamento e gli indicatori delle attività svolte da uomini e donne. Si parte dai primi, rudimentali strumenti usati dall’uomo nel nostro territorio, chopper e bifacciali, per arrivare all’età romana, con le stele dei Corneli. Restituiscono i nomi e le rappresentazioni di uomini e donne. A segnare il lungo percorso intermedio, le copie degli oggetti, fra cui spiccano l’askos Benacci, il tintinnabulo della Tomba degli Ori, i bronzetti di Monteacuto Ragazza, la spada gallica di Ceretolo.
L’allestimento del percorso per Musei Speciali per Tutti
Il percorso si articola in sei postazioni su cui sono disposte le repliche in plastica biodegradabile con tecnologia di stampa 3D, di 39 reperti rinvenuti a Bologna e nel suo territorio, Ognuna è corredata di breve didascalia in italiano e in inglese. In alcune tappe sono presenti anche schede su carta speciale a microcapsule con immagini a rilievo degli oggetti selezionati o di dettagli. Con l’inserimento di sensori di prossimità con tecnologia beacon il visitatore è guidato dalla video-audio guida di AmaCittà. Un’applicazione scaricabile gratuitamente su smartphone e tablet sviluppata da Janus software company. Offre una narrazione della storia della città antica, oltre alla descrizione degli oggetti selezionati e permette implementazioni. Quindi didascalie semplificate per ipovedenti, disegni di supporto e approfondimenti.
Musei Speciali per Tutti e le scuole di Bologna
Alla base del progetto si è posto il confronto tra il museo e le tre scuole secondarie di secondo grado selezionate nell’area metropolitana. Liceo Artistico “Francesco Arcangeli” di Bologna, in particolare una classe della sezione di grafica, Istituto “Laura Bassi” e Centro di Istruzione Superiore “Giordano Bruno” di Budrio. Coi loro differenti interessi e sensibilità, gli studenti coinvolti hanno dato un contributo fondamentale per la strutturazione e la verifica della validità del percorso. Attori della sperimentazione e principali interlocutori del Museo Civico Archeologico sono risultati, in particolare, quattro allievi con disabilità. Il confronto con loro e i suggerimenti dei docenti referenti hanno fornito preziose indicazioni per rendere più efficace e immediata la comprensione degli oggetti selezionati per il percorso.
Le postazioni realizzate dagli studenti
Gli allievi del Liceo Artistico “Francesco Arcangeli” hanno anche effettuato un progetto di “alternanza scuola-lavoro” con il museo negli anni 2017-2019. Guidati dai Docenti Maria Flaminia Cipriani, Daniela Davoli e Paola Sapori hanno progettato l’elaborazione della linea grafica delle singole postazioni e della segnaletica del percorso.
Gruppo di lavoro
• Museo Civico Archeologico: Paola Giovetti (Direttrice), Laura Bentini, Anna Dore (Servizi educativi), Elena Maria Canè, Rocco Ciardo, Angelo Febbraro (Laboratorio di Restauro).
• Il settore Patrimonio culturale Regione Emilia-Romagna (già IBACN): Cristina Ambrosini (responsabile), Giovanni Battista Pesce e Maria Pia Guermandi (coordinatori), Costantino Ferlauto, Matteo Fornaciari, Emilio Vitola (referenti).
• Le Scuole secondarie di secondo grado: Liceo Artistico “Francesco Arcangeli”, Bologna; Liceo “Laura Bassi”, Bologna; Istituto di Istruzione Superiore “Giordano Bruno”, Budrio.
• Janus software company: Tullio Giambi, Mauro Fernandez con la collaborazione di Naresh Coppola Neri.
Immagine da cartella stampa.