giovedì, Aprile 17, 2025

Mostra performativa KAS: urbanità immaginarie

Centrale Fies a Dro ospita con un festival diffuso, per festeggiare i 43 anni di attività di uno spazio che negli anni ha sostenuto, prodotto e lanciato artisti internazionali e italiani. Una realtà che ha presentato al pubblico in anteprima rispetto alle città, le nuove tendenze della scena teatrale contemporanea. La rassegna si dilata nel tempo coprendo i mesi di maggio,
giugno e luglio, proponendo gli esiti della ricerca di un intero anno di lavoro dello studio della rappresentazioni. La mostra performativa KAS è il 3° episodio di Trilogia anti-moderna e è in programma dal 26 maggio al 3 luglio.


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Com’è organizzata la mostra performativa KAS?

Il centro per la valorizzazione delle Arti Performative e Visive si apre al pubblico con una serie di appuntamenti, una programmazione che si sviluppa in tre momenti distinti. Si tratta di Un Weekend Cannibale da Sogno dal 27 al 29 maggio, apap-Feminist Futures dal 17 al 19 giugno e Live Works Summit dall’1 al 3 luglio.

Un centro di formazione per artisti

Il Direttore di Centrale Fies. Dino Sommadossi, descrive il progetto. “Abbiamo scelto di farci strumento culturale dando visibilità e voce non solo all’atto finale che si porta in scena, ma anche al costante e quotidiano lavoro di chi opera nell’arte. Un impegno rivolto a festival, teatri e centri di produzione in Italia. Oltre alle performance ci siamo aperti al pubblico con studio visit, scuole libere per la formazione informale e momenti di confronto e dialogo con gli artisti. Una programmazione diffusa che rilancia, anche nell’immaginario collettivo, una realtà che produce recite e mostre, simposi sulle politiche culturali, laboratori per bambini e per ragazzi under 35, momenti di formazione per talenti”.

Un’iniziativa a cui partecipano esperti di altri settori

Il calendario delle attività di Centrale Fies ha come protagonista una board curatoriale composta anche da sociologhe, artisti e ricercatrici. Partecipano: Barbara Boninsegna, Simone Frangi, Claudia D’Alonzo, Filippo Andreatta, Mackda Ghebremariam Tesfaù, Denis Isaia, Justin Randolph Thompson e Maria Chemello. Quest’anno la programmazione diffusa vede la presenza di Francesca Pennini/CollettivO CineticO a allestire il progetto speciale di maggio.

Centrale Fies

Un centro di ricerca delle pratiche performative contemporanee all’interno di una centrale idroelettrica di inizio novecento, in parte ancora attiva, proprietà di Hydro Dolomiti Energia. Il progetto, avviato nel 1999 da Barbara Boninsegna e Dino Sommadossi con la Cooperativa il Gaviale sull’esperienza del festival Drodesera (nato nel 1981), è un’impresa culturale. L’attività è infatti connotata da un modello di sostenibilità ibrido, cui concorrono contributi pubblici e privati. Sede di Live Works – Free School of Performance, esempio pioniere di rigenerazione industriale e attivatore di progetti e public
program. Centrale Fies mette infatti a disposizione di artisti una board curatoriale fluida composta da curatori e curatrici, sociologhi, artisti, ricercatrici.

La mostra performativa KAS

Barbara Boninsegna, Direttrice artistica, curatrice e co-founder di Centrale Fies parla del modo di lavorare del gruppo. “L’idea della curatela condivisa in linea con la filosofia e le pratiche di ricerca di altri centri internazionali, arriva in anni dove si sperimentano modalità di co-direzione. Quindi potenziamo le competenze di ognuno e diamo la possibilità di esplorare le discipline più urgenti del contemporaneo con sguardi che puntano a direzioni diverse. La programmazione di quest’anno ne è la riprova”.

Un percorso incentrato sulle città mitologiche

Giovedì 26 maggio apre KAS, mostra collettiva di natura performativa con Mohamed Abdelkarim, Simon Asencio, Miriam Cahn, Giulia Damiani & Le Nemesiache, Alessandra Ferrini. Partecipano anche: Belinda Kazeem-Kamiński, Vanja Smiljanić. L’esposizione, a cura di Simone Frangi e Barbara Boninsegna, costituisce il terzo episodio di “Trilogia anti-moderna”, ciclo di eventi sulla relazione tra oggetti e attivazioni. Dopo la collettiva Storia Notturna (2020) e la bi-personale di Josefa Ntjam e Joar Nango (2021), indaga la funzione di città mitologiche e urbanità immaginarie come processi fondativi delle comunità. L’idea nasce infatti da una leggenda territoriale che narra di un’antica città sepolta sotto Fies.

La mostra performativa KAS e live performance

Come le altre mostre della trilogia, KAS sarà visitabile nella forma exhibit dal 26 maggio al 3 luglio e accompagnata da performance live. Gli spettacoli si svolgeranno in occasione di Live Works Summit 2022, in un formato speciale che mira a un dialogo ancora più intenso col pubblico. Dal 27 al 29 maggio è quindi in programma Un Weekend Cannibale da Sogno, curato da Barbara Boninsegna con Francesca Pennini. Una tre giorni che si ramifica dal Manifesto di CollettivO CineticO, un focus sulla compagnia che diventa esercizio di evasione in foraging e yoga alle gare di resistenza. Un invito all’esperienza diretta, alla complicità, al gioco, alla condivisione come paradigma fondamentale della relazione con spettatrici e spettatori. Ospiti del weekend saranno, con le loro opere, Alessandro Sciarroni, 19’ 40’’, SINTETICO (Marco Calzolari), Danilo Correale, Binta Diaw, e il filosofo Paolo Pecere.

apap – Feminist Futures

Dal 17 al 19 giugno Centrale Fies riporta nei suoi spazi la rete europea del femminismo. Progetto ispirato al concetto di emancipazione intersezionale, apap immagina futuri ripensando i corpi: i nostri, gli altri, i più fragili, animali, vegetali e aria, acqua o terra. Curato da Barbara Boninsegna e Filippo Andreatta, artista e curatore, il programma include un’ampia selezione di performance e installazioni, dibattiti e incontri tenuti da artisti internazionali prodotti e sostenuti dal sodalizio. Partecipano: Chiara Bersani, buren, Silvia Calderoni/Ilenia Caleo, Naomi Velissariou, Muna Mussie, Selma Selman, BABA ELECTRONICA. Durante le tre giorni avrà luogo la Feminist Futures School, condotta da ricercatrici ambientali, sociologhe del lavoro, artisti. Interverranno quindi: Angela YT Chan, Florinda Saieva / Farm Cultural Park, Muna Mussie, Harun Morrison e OHT.

Live works summit 2022 oltre alla mostra performativa KAS

Dall’1 al 3 luglio, a cura di Barbara Boninsegna e Simone Frangi, si incontreranno gli alunni della scorsa edizione con gli otto selezionati della call internazionale di quest’anno. I nuovi fellows inizieranno un periodo di residenza collettiva e free
school
, aperta quindi a chiunque voglia parteciparvi previa iscrizione, focalizzato sulla ricerca e lo studio. Le attività sono condotte dal team curatoriale con Gaia Giuliani, ricercatrice, docente associata in Filosofia Politica), Patricia MacCormack, filosofa e scrittrice. Partecipano anche Valentina Desideri, artista e curatrice, attualmente PhD al Social Justice Institute University of British Columbia, Vancouver e Denise Ferreira da Silva filosofa, scrittrice e filmmaker. In occasione del summit sarà possibile assistere alle performance di: Sergi Casero, Gabbi Cattani, Selin Davasse, Joannie Baumgärtner, Ivan Cheng, Ada M. Patterson & Clementine Edwards, Silvia Rosi. Ad accompagnarli quattro special guest: Philippe Quesne, Omar Souleyman, Giulia Crispiani e anche Alok Vaid-Menon.

Un progetto con le minoranze etniche

Dallo scorso anno, all’interno di LIVE WORKS free school of performance, Centrale Fies ha messo a punto una affirmative action in collaborazione con Razzismo Brutta Storia e BHMF. Un’iniziativa dunque che mira all’agevolazione dell’entrata nel mondo delle pratiche performative di artisti appartenenti a minoranze etniche o con background migratorio. La speciale fellowship titolata ad Agitu Ideo Gudeta è a cura di Barbara Boninsegna, Simone Frangi, Mackda Ghebremariam Tesfaù, Justin Randolph Thompson. Quindi un modo per rendere più fruibile l’accesso alla formazione e al circuito dell’arte contemporanea a persone che per ragioni materiali e simboliche, ne sono strutturalmente escluse. Da oggi è possibile acquistare i biglietti per tutte le performance sulla piattaforma di Vivaticket. Per prenotare il proprio ingresso agli eventi del public program Eventbrite.

Immagini da cartella stampa.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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