In occasione del Ventennale, partito a maggio col programma 20MCZ, il Museo Carlo Zauli propone a Bologna la mostra Mutaforma. Mutazioni ceramiche del codice CZ. L’esposizione è a cura del Collettivo NN e sarà allestita dal 24 settembre al 30 ottobre negli spazi dell’Associazione Alchemilla. Tra gli artisti in mostra: Salvatore Arancio, Pierpaolo Campanini, David Casini, T-Yong Chung, Giulia Dal Monte & Isabela Benavides. Parteciperanno anche Alberto Garutti, Eva Marisaldi, Mathieu Mercier, Jonathan Monk, Ornaghi&Prestinari, Italo Zuffi, Sisley Xhafa, Shafei Xia. L’inaugurazione sarà venerdì 23 settembre dalle 18 alle 22.
Museo Carlo Zauli: le iniziative del ventennale
Quali aspetti dell’opera di Carlo Zauli mette in evidenza la mostra Mutaforma?
Con la mostra bolognese, il Collettivo NN intende portare nuove riflessioni su Carlo Zauli e sulla ceramica contemporanea, partendo dal concetto di metamorfosi. Si intende il principio di vita e relazione che attraversa e lega ogni forma vivente in un tutto organico. L’esposizione restituisce l’ibridazione tra la componente ereditaria di Zauli e la cultura ceramica di Faenza in quanto tradizione di una forma d’arte tra le prime espressioni artistiche dell’essere umano. L’eredità culturale diventa un’eredità genetica, che nel corso dei vent’anni di residenze è assorbita e rielaborata dagli artisti. È così che il DNA dell’opera di Zauli ha subito una mutazione.
Il cambiamento nel lavoro di Carlo Zauli
Gli agenti mutanti sono le poetiche, i processi personali e le influenze che gli artisti hanno portato nei laboratori del museo. Hanno quindi generato forme ceramiche alla luce di una voce contemporanea e delle sue nuove istanze. La mutazione è dunque intesa come un atto creativo, un punto di osservazione che mette quindi in luce i punti di continuità con l’eredità di Zauli. Allo stesso tempo ne evidenzia i punti di discontinuità necessari per innescare nuovi processi evolutivi.
La sede della mostra Mutaforma
L’allestimento è volutamente ideato e realizzato in dialogo con gli storici spazi del cinquecentesco Palazzo Vizzani, sede dell’associazione Alchemilla. Le opere comunicheranno e avranno rispondenze con gli ambienti intrisi di intima percezione e memoria. Gli spazi ospiteranno inoltre incontri mirati ad approfondire il lavoro degli artisti e a creare suggestioni attorno al tema delle residenze come laboratori di trasmissione e rigenerazione di un’eredità artistica. L’esposizione è realizzata anche col contributo di Fantini rubinetti. Sarà visitabile da martedì a venerdì dalle 16 alle 19 e sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Collettivo NN
Il gruppo curatoriale è nato nel 2021 e si occupa di arte contemporanea e ricerca visiva sociale, intersezionale e antispecista. È infatti attivo nell’indagare la realtà complessa della contemporaneità, attraverso il confronto con artisti, ricercatori/ricercatrici, designer, studenti e comunità. Quindi è una realtà collettiva fluida, in cui la collaborazione, il dialogo, la costante negoziazione di diverse visioni e la cura nei rapporti sono punti fondanti. Un gruppo di quattro persone aperto a futuri incontri e diramazioni. Fanno parte del Collettivo NN: Alberto Russo, Beatrice Sartori, Eloisa Magiera, Gaia De Palma.
Immagine da cartella stampa.