La Moldavia è pronta ad escludere i membri del partito filo-russo dalle elezioni. Il parlamento moldavo ha approvato emendamenti per impedire ai membri del partito Shor di candidarsi alle elezioni locali. Il partito è stato bandito dalla Corte Costituzionale.
Moldavia pronta ad escludere i membri del partito Shor dalle elezioni
Il parlamento moldavo ha avviato delle procedure volte ad impedire ai membri del partito filo-russo Shor di candidarsi alle elezioni locali per altri partiti o come candidati indipendenti. Il partito Shor è stato bandito dalla Corte Costituzionale, tuttavia la Corte ha affermato che i suoi membri hanno il diritto di candidarsi alle elezioni locali del 5 novembre se non rappresentano il partito bandito.
Il parlamento moldavo ha approvato un emendamento al Codice elettorale per escludere “persone specifiche” dalle elezioni locali in prima e seconda lettura. L’emendamento, che ha ormai completato il suo passaggio in parlamento, prevede che le forze dell’ordine presentino un elenco di tali persone alla commissione elettorale centrale, che redigerà un elenco definitivo. “Il Cremlino vuole che il suo oligarca (Shor) salga al potere in Moldova per sbarazzarsi di tutti i casi penali, ballare al ritmo del Cremlino e piantare un coltello nella schiena dell’Ucraina. Non lo permetteremo”, ha detto alla Camera il vicepresidente del Parlamento, Mihail Popșoi.
Ilan Shor, che vive in Israele, è stato condannato in contumacia a 15 anni di carcere ad aprile per uno scandalo bancario da 1 miliardo di dollari e riciclaggio di denaro, e gli USA e l’Unione Europea gli hanno imposto sanzioni. Il partito di Shor ha guidato mesi di proteste contro la presidente Maia Sandu e il suo governo. Sandu ha accusato sia Shor che la Russia di cercare di destabilizzare la Moldavia dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Sia Shor che la Russia negano di voler destabilizzare la Moldavia.
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