Quante volte capita di essere infastiditi da suoni, a prescindere se siano essi forti o deboli e da tale fastidio si sperimentano rabbia o paura? Se non si tratta di ‘fonofobia’ o ‘iperacusia’, siamo in presenza di ‘misofobia’. Andiamo a scoprire cos’è, quali sono sintomi, cause e trattamento.
Cos’è la misofonia?
La misofonia è l’odio per i suoni. Infatti, è caratterizzata da una risposta emotiva e fisica negativa e intollerante per i suoni, cioè per alcuni particolari rumori, siano essi forti o deboli. Tale fastidio è specifico per ogni individuo e dà origine a rabbia, ansia, angoscia o panico.
Per provocare questa risposta, i suoni devono essere ripetitivi. Ad esempio, masticare, schioccare le labbra e respirare.
Si arrivano a provare sentimenti di odio e disgusto verso chi produce il rumore. Infatti, i rumori fastidiosi possono provenire da persone, animali oppure oggetti utilizzati ogni giorno.
Attualmente la misofonia è considerata come uno stato fisiopatologico che può manifestarsi anche insieme a disturbi psichiatrici associati. Come pure essere una manifestazione sintomatica di un disturbo psichiatrico presente.
Da dove provengono i suoni fastidiosi?
Suoni considerati fastidiosi possono essere:
- emessi con i movimenti del corpo, come scrocchiare le articolazioni;
- suoni ambientali, come le suonerie dei cellulari e il ticchettio degli orologi;
- suoni nasali, ad esempio russare e singhiozzare;
- suoni della bocca;
- suoni degli animali;
- il pianto dei bambini.
I sintomi
I sintomi della misofonia sono rappresentati dall’ipersensibilità, fastidio e intolleranza verso determinati suoni percepiti come sgradevoli.
E lo sono tanto da sviluppare:
- cattivo umore;
- rabbia;
- fastidio;
- agitazione;
- ansia;
- battito accelerato;
- panico.
Cause della misofonia
Restano non del tutto conosciute le cause della misofonia. Possono originarsi da disturbi dell’orecchio oppure dipendere da disturbi della sfera psichica. Come pure da eventi traumatici.
Dal punto di vista fisiologico, si verifica un errore di collegamento che associa determinati suoni a reazioni emotive.
Diagnosi differenziale per la misofonia
La misofonia non va confusa con l’iperacusia che rappresenta, invece, una sensibilità generale al rumore rispetto a un suono non particolarmente forte. Come pure è differente dalla fonofobia, definita come un’ipersensibilità percettiva rispetto a suoni solitamente ritenuti accettabili.
Il trattamento della misofonia
Esistono strategie creative per trattare la misofonia. Ad esempio, si può ricorrere a compiere un certo tipo di azioni mentre si ascoltano suoni che provocano fastidio, rabbia e odio. Come pure si possono mettere in atto strategie pratiche che supportano il cervello nel creare nuove associazioni con i suoni.
Attraverso il trattamento psicologico, con la terapia cognitivo-comportamentale, si vuole aumentare la capacità delle persone colpite da misofonia di adattarsi al disturbo. Come? Imparando a modificare il proprio comportamento e il modo in cui pensano al proprio funzionamento.
Mentre la tecnica chiamata ‘riscrittura delle immagini’, o ‘riconsolidamento della memoria’ pone l’attenzione ai ricordi che restano congelati nel tempo. Ricordarli può portare l’individuo a sentire come se fosse tornato a quel momento. In tal senso, si comprende come il momento è legato a un’esperienza passata. E la riscrittura delle immagini aiuta ad aggiornare quei ricordi.
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