Migliaia di persone nelle città di tutto il mondo condannano la violenza contro le donne. Grandi manifestazioni in Europa, America Latina, Stati Uniti e Asia. Le manifestazioni sono state però anche criticate dopo che le femministe hanno unito alla manifestazione la causa palestinese.
Migliaia di persone condannano la violenza contro le donne
Migliaia di persone nelle città di tutto il mondo hanno manifestato per condannare la violenza conto le donne in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Molte grandi città d’Europa e delle Americhe hanno visto una grande affluenza di manifestanti. “La piaga della violenza di genere continua a infliggere dolore e ingiustizia a troppe persone”, ha affermato il presidente americano Joe Biden. “Sappiamo qual è la posta in gioco: ogni volta e ovunque le donne e le ragazze sono minacciate, lo sono anche la pace e la stabilità”, ha aggiunto.
In Italia, hanno manifestato a Roma circa 50.000 persone. In Guatemala, le persone hanno manifestato posizionando candele per scrivere 438 – il numero di donne uccise nel paese finora quest’anno. I manifestanti in Cile hanno portato con sé le foto delle vittime mentre marciavano a Santiago. I manifestanti in Francia si sono invece radunati per le strade vestiti di viola, il colore delle donne e dell’uguaglianza di genere, portando cartelli con la scritta: “Uno stupro ogni sei minuti in Francia” e “Proteggi le tue ragazze, educa i tuoi ragazzi”. Grandi manifestazioni anche in Spagna.
Le critiche alle manifestazioni
Le manifestazioni sono state anche però criticate. Le femministe hanno infatti unito la manifestazione sulla violenza contro le donne alla causa palestinese. I critici affermano che le femministe hanno voltato le spalle alle donne israeliane che hanno subito abusi e stupri dai militanti del gruppo palestinese Hamas. “C’è tutto un mondo che a parole si schiera e si mobilita a favore dei diritti civili, ma tace e volge lo sguardo dall’altra parte rispetto a stupri e torture, già ampiamente documentati, sulle donne ebree aggredite, massacrate ed esposte pubblicamente dai terroristi di Hamas. Un silenzio complice e assordante”, ha affermato il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun. “A nome di tutta la Comunità, unisco la mia voce a quanti nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne dicono un No alto e forte a qualsiasi forma di prevaricazione, abuso, persecuzione o, peggio, violenza e omicidio di genere”, ha aggiunto.
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