Michel Foucault è un sociologo, filosofo, accademico, saggista e storico francese delle scienze e filosofie del 900. Inoltre, Foucault realizza il progetto di storia e genealogia anticipato da Friedrich Nietzsche, in cui la presenza della storia non trova agli elementi. Allorché, il filosofo diviene simbolo di pensiero del XX secolo, con il significato di storia che in quanto tale trova la carenza di follia, crimine e sessualità. A fronte di ciò, gli studi di Foucault prendono forma sul tema quasi burocratico. Di fatto, lo storico francese esegue diversi lavori, con l’attenzione principale a modelli di studiosi come Bentham ed Weber.
Michel Foucault: la biografia
Michel Foucault (anche Paul) nasce a Poitiers, il 15 ottobre 1926 e decede a Parigi, il 25 giugno 1984. I genitori appartengono ad un ceto sociale borghese, di cui il padre Paul chirurgo e la madre Anne Malapert. Inoltre, Michel frequenta la scuola primaria cattolica ed entra negli studi di filosofia presso il “Lycèè Henri IV”, di Parigi. Nel 1946, Michel raggiunge i primi posti nella classifica per l’ammissione de “l’Ecole normale supérieure”. In seguito, Foucault approfondisce le conoscenze filosofiche con Maurice Ponty e Louis Althusser. Tra il 1948 ed il 1950, Foucault consegue le lauree in filosofia e psicologia.
Michel Foucault: la vita privata
Negli anni cinquanta, Foucault incontra il compositore Jean Barraqué, con il quale nasce una relazione. Nel 1960, Foucault conosce lo studente di filosofia Daniel Defert, che diviene il compagno per venticinque anni.
Michel Foucault e gli anni duri
Durante la giovinezza, Foucault entra nel tunnel dell’alcool, con tentativi di suicidio. A fronte di ciò, Foucault segue il periodo di cura e di analisi psicoterapeutica. A ragion per cui, Foucault comprende la condizione personale di omosessualità, che vive in conflitto con se stesso.
Michel Foucault e le occupazioni professionali
Nel 1950 circa, il filosofo inizia a studiare gli scritti di studiosi come Nietze ed Heidegger. Inoltre, lo stesso anno Foucault decide di aderire al Partito Comunista Francese, in cui partecipa attivamente per due anni. In seguito, Foucault trova impiego come psicologo, presso “l’Hopital Sainte Anne”, di Parigi. Dal 1954 il filosofo diviene insegnante accademico della lingua francese, presso la “Università di Uppsala”, di Amburgo. Inoltre, Foucault l’anno successivo riceve la nomina di “direttore” dell’istituto universitario, di Uppsala.
In difesa degli studenti
Ad un certo punto della vita, Foucault opta per il trasferimento in Tunisia, dove diviene portavoce nella difesa degli studenti. Negli anni sessanta, la Tunisia incontra periodi di scontri nelle piazze, a causa del conflitto de “La Guerra dei sei giorni”, tra l’Arabia Saudita ed Israele.
Altre pubblicazioni
Nel 1963, esce “Naissance de la clinique”, ovvero la pubblicazione di un’opera, che entra nei dettagli archeologici e medici. In seguito, il filosofo con l’appoggio di Gilles Deleuze edita l’opera di Nietzsche, in Francia. Allorché, lo stesso anno nasce “Les Mots et les choses”, da qui il successo dell’opera bestseller. Alla fine degli anni sessanta, nasce l’opera “L’Archéologie du savoir”, nella versione italiana come “L’Archeologia del sapere”.
Il Gruppo sulle prigioni
Nel 1971, Foucault entra nel progetto di “Gruppo di informazione sulle prigioni”, dove segue la realtà da vicino. A fronte di ciò, il filosofo inizia delle indagini sulle condizioni di vita nelle carceri, con l’aiuto ed il sostegno ai reclusi.
La negazione dell’Assoluto e della metafisica
Agli inizi degli anni settanta, esce l’opera “Nietzsche”, in cui il filosofo esamina la storia in diversi significati. Di fatto, la storicità secondo Foucault segue l’accettazione di una esistenza continuativa, oppure senza verità dell’Assoluto. Inoltre, il pensiero del filosofo esce dagli interrogativi esistenziali, sulle origini del male. Allorché, Foucault rifiuta la trascendenza di Kant, in quanto forma necessaria all’universo.
All’interno di più campi disciplinari
Dal 1975, escono “Sorvegliare e punire, Nascita della prigione”, con cui il filosofo trova sbocco in più discipline. Nel 1976, esce l’opera “Storia della sessualità”, mentre gli altri volumi “L’uso dei piaceri e La cura di sé” arrivano nel 1984. In seguito, attraverso “il Corriere della Sera” Foucault scrive l’opera “La rivoluzione italiana”. In realtà, il filosofo concentra l’attenzione sugli eventi senza distacco, mentre simpatizza per gli studenti. A fronte di ciò, Foucault dichiara: “Da ieri ogni Stato musulmano può essere rivoluzionario dall’interno, a partire dalle sue tradizioni secolari”.
Le opere
Tra le principali opere, figurano: “Storia della follia nell’età classica, Malattia mentale e psicologia, Raymond Roussel, Nascita della clinica, Le parole e le cose, Eterotopie, L’Archeologia del sapere”. Tuttavia, ci sono anche: “L’ordine del discorso, Sorvegliare e punire, Microfisica del potere, Storia della sessualità, L’uso dei piaceri, La cura di sé, Le confessioni della carne” ed altre.
La morte
Michel Foucault decede a Parigi il 25 giugno del 1984, a causa della malattia dell’AIDS.