Il respiro è uno dei tanti automatismi del corpo umano. Non siamo noi a controllare gli atti respiratori. Anche quando siamo immersi nel vivere appieno il nostro fluire, oppure nei nostri sogni onirici, ci pensa il nostro organismo a mantenerci in vita. Quella scatola che contiene la nostra essenza sembra essere fatta apposta per far fronte alle incombenze umane. E menomale, potremmo dire. Talvolta siamo talmente presi dagli impegni e dagli eventi della vita, che a malapena ci ricordiamo di prenderci cura di noi. Fortuna che ci pensano gli orientali a rammentarcelo. E soprattutto ci spiegano come fare. Avete mai sentito parlare della meditazione semplice?
Che cos’è la meditazione semplice?
Quando si parla di meditazione, ciò che affiora alla mente è spesso l’immagine del monaco buddhista isolato dal mondo materiale e concentrato solamente sul proprio respiro. Tutto ciò può sembrare complicato. In realtà, la meditazione ha molteplici sfumature. Facciamo un passo indietro. Abbiamo affermato che la respirazione è un atto fisiologico del nostro corpo. Non ci accorgiamo del nostro respiro ventiquattro ore su ventiquattro. Dunque, potremmo definire questa peculiarità organica un gesto semplice. Adesso proviamo a definire il concetto di meditazione. Questa tecnica ha origini molto antiche, ma è sempre più in voga col passare degli anni. Perché? Perché il suo fine è quello di rieducare la respirazione, al fine di vivere un’esistenza più serena. Non a caso la meditazione ha molteplici benefici secondo molti studi scientifici e umanistici. Addirittura, viene utilizzata per far fronte a numerose patologie.
In ambito psicologico si adopera questa tecnica in pazienti che hanno subito un trauma. Questo perché meditare significa riconnettersi con se stessi, fare pace con la propria persona. E non solo. La meditazione è utile anche per accettare la propria essenza, nonché aspetti della vita particolarmente difficili da digerire. Dunque, se respirare è un atto semplice, anche rieducare questa funzione organica lo è. E per farlo non abbiamo bisogno di alcuna competenza particolare. Anzi. Questa pratica è accessibile proprio a tutti. L’esperta di mindfulness Jenn Tardif ha messo a punto una meditazione semplice e guidata, che dura solamente tre minuti. Potrebbe sembrare poco. In realtà si tratta di un tempo sufficiente per ritrovare se stessi. Per imparare di nuovo a respirare. Proprio come un bebé che alla nascita scaglia un pianto per annunciarsi. Noi, in tre minuti, possiamo fare proprio questo: rinascere.