venerdì, Aprile 18, 2025

McCarthy lotta per ottenere la carica di speaker della Camera USA

Oggi, negli USA, si riunisce per la prima volta la Camera dopo le elezioni di midterm. Il repubblicano Kevin McCarthy lotta per ottenere la carica di speaker della Camera.

Camera USA: McCarthy lotta per ottenere la carica di speaker

Oggi si riunisce per la prima volta la Camera USA dopo le elezioni di midterm di novembre. La Camera sarà composta da 222 repubblicani e 212 democratici. Il primo importante atto dell’assemblea sarà l’elezione del nuovo speaker. Il candidato a diventare speaker è il repubblicano Kevin McCarthy. A McCarthy servono 218 voti per diventare speaker, ciò significa che basta che cinque repubblicani votino contro di lui per perdere. Non è chiaro come andrà a finire il voto. McCarthy affronta l’opposizione vocale di una quindicina di repubblicani, sostenitori della linea dura di Trump, che minacciano di far deragliare la sua candidatura nonostante McCarthy abbia fatto una serie di concessioni dell’ultimo minuto, come ad esempio indebolire il suo ruolo alla Camera. Il fallimento nell’ottenere la carica di oratore al primo tentativo potrebbe quindi indebolire sia la credibilità di McCarthy che quella dei repubblicani.

Cosa succede se nessuno ottiene la maggioranza?

Qualora un candidato non riuscisse ad ottenere il 218 voti necessari i lavori alla Camera non potrebbero partire, nemmeno il giuramento dei nuovi membri del Congresso. Quindi, se McCarthy non vince al primo voto, i membri della Camera continueranno a prendere parte alle votazioni successive finché qualcuno non otterrà la maggioranza. McCarthy ha promesso di continuare a combattere anche se non vincerà immediatamente, anche perché finora non c’è nessun altro candidato.  

Chi è McCarthy?

Kevin McCarthy, 58 anni, è il leader del partito repubblicano alla Camera dei Rappresentanti USA. McCarthy è un conservatore classico che però negli anni dell’amministrazione Trump si è avvicinato all’estremismo. Liberista in economia, ex liberale sui diritti civili divenuto gradualmente sempre più conservatore su aborto, cannabis, diritti LGBT e nemico dei gruppi ambientalisti, McCarthy è stato relatore della riforma fiscale di Trump. Dopo le elezioni di midterm del 2018, in cui i Democratici hanno ottenuto la maggioranza alla Camera, McCarthy ha criticato l’avvio della procedura di impeachment contro Trump. Ha anche guidato le contro indagini su Hillary Clinton per il caso dell’attacco di Bengasi del 2012.

McCarthy ha sostenuto la teoria infondata dei brogli elettorali propagandata da Trump ed è stato criticato dai repubblicani moderati per non aver preso le distanze da Trump. McCarthy ha riconosciuto la vittoria di Biden solamente l’8 gennaio 2021.  Tuttavia, dopo l’assalto a Capitol Hill, McCarthy ha affermato che l’atteggiamento di Trump ha fomentato un clima da guerra civile e ha definito la condotta dell’ex presidente “atroce e totalmente sbagliata”.  Da allora, McCarthy si è dissociato da Trump e ha sostenuto che l’ex presidente ha incitato le persone per attaccare il Campidoglio. A maggio 2021 si è però opposto all’accordo bipartisan alla Camera per formare una commissione indipendente per indagare sull’attacco al Campidoglio.


Leggi anche: Elezioni midterm USA: i GOP incolpano Trump per la “mancata ondata rossa”

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles