Alla terza votazione la maggioranza fa centro: mascherine all’aperto per tutti. Dopo la seconda votazione di ieri che non ha raggiunto il numero legale per oltre 41 parlamentari in quarantena fiduciaria, la votazione di oggi va a segno. I deputati in missione, compresi quelli in isolamento, oggi erano 120, con conseguente abbassamento della soglia per il numero legale rispetto a ieri. La Camera riesce così ad approvare la risoluzione di maggioranza sulla proroga dello stato di emergenza per il Covid con 253 voti a favore e 3 voti contrari. L’opposizione si è astenuta dal voto. L’aula ha poi respinto la prima parte della risoluzione dell’opposizione, per la quale aveva chiesto votazione separata, con 202 sì e 256 no.
Novità: da subito effettivo l’obbligo della mascherina anche all’aperto
Da subito effettivo l’obbligo delle mascherine all’aperto, se si è vicini a persone non conviventi. Chi non si adegua, per scelta personale o sbadataggine, multe da 400 fino a 1000 euro. Entro il 15 Ottobre in arrivo un nuovo dpcm. Con questo nuovo decreto potrebbero confermare o aggiornare le norme anti-contagio.
Alle regioni anche provvedimenti più restrittivi
Le Regioni potranno disporre di provvedimenti più restrittivi, ma non potranno in alcun modo allentare le maglie rispetto alle regole imposte a livello statale. “Una regia minima statale ci vuole” osserva il governatore del Veneto Zaia, che rimane molto critico rispetto ad una chiusura degli orari di apertura dei locali pubblici.
Zaia: “Chiudere i locali prima significa applicare un mini lock-down”
“Chiudere prima significa applicare un mini-lockdown“. Zaia chiede che i provvedimenti si prendano “sulla base di una serie di parametri, allineando i tamponi per numero di abitanti“. E si allinea a chi propone la riduzione della quarantena: “I test rapidi ci permettono di farlo”.
Estensione dei Paesi obbligati al tampone
L’altra novità è rappresentata dall’estensione dei Paesi che saranno obbligati a fare il tampone se raggiungono l’Italia. All’elenco che già comprende Spagna, Croazia, Malta e sette regioni della Francia, si aggiungono l’Olanda, il Belgio e l’Inghilterra. Un altro punto è la proroga dello stato di emergenza al 31 gennaio 2021, collegato “a sorpresa” con il Dpcm.