La NASA sta puntando sempre di più sulle operazioni di scavo sul terreno di Marte. L’agenzia americana, mediante l’utilizzo del rover Pereverance, atterrato su Marte lo scorso febbraio, in questi ultimi giorni sta ultimando le prime prove di rilevamento delle rocce. L’obiettivo? Portarle sulla terra il prima possibile per poi poterle analizzare e studiare, in modo da accelerare anche le conoscenze del Pianeta Rosso.
Marte: cosa farà la NASA con il rover?
Alla base di queste operazioni vi è un processo molto delicato, volto a selezionare frammenti di roccia che poi verranno analizzati sulla Terra. Il primo tentativo della NASA, a simboleggiare la difficoltà del tutto, è stato infatti un fallimento. Ma l’agenzia tende a minimizzare e a concentrarsi sempre di più in questo mission così importante e strategica soprattutto per quanto riguarda lo studio del Pianeta, che nasconde ancora tantissimi misteri.
Il direttore scientifico della Nasa, Thomas Zurbuchen, ha così commentato il primo tentativo del rover Perseverance di prelevare del materiale: “Non è il risultato che ci aspettavamo, c’è sempre un rischio quando si intraprende un’esplorazione senza precedenti“. Ha aggiunto poi che “so che abbiamo la squadra giusta per questa operazione e continueremo a cercare una soluzione per garantire il successo in futuro“.
