Negli ultimi anni si è assistito a continue manifestazioni, in Italia e all’estero, per la legalizzazione di alcune droghe leggere come la Marijuana. Sono varie le idee che circolano riguardo a questo tema, da una parte chi pensa che sia arrivato il momento di fare il grande passo, dall’altra chi invece non è in linea con questo atteggiamento. Negli USA cresce il numero di stati a favore della marijuana legale per lo scopo terapeutico o per uso ricreativo personale.
Marijuana negli USA, quali sono gli stati a favore?
Da sempre la Maijuna resta l’oggetto di molte polemiche tra Stati e soprattutto di molte contraddizioni. Negli Usa per le leggi federali resta illegale, ma da una decina di anni i singoli stati legiferano a piacimento sul tema della legalizzazione cannabis. Così con le elezioni 2020 in Arizona, Montana, New Jersey, South Dakota e Mississippi è stato approvato l’uso a scopo ricreativo personale. I primi ad avviare il processo di legalizzazione a livello statale sono stati il Colorado e Washington. Questi Paesi sono stati l’esempio per una continua evoluzione e ad oggi il conteggio degli stati americani dove l’uso della cannabis è concesso sale a 15 per il lato ricreativo e a 36 per lo sfruttamento terapeutico. Un risultato gigantesco in una manciata di anni, portato avanti con silenziosa caparbietà politica a livello locale.
Drug policy
La drug policy negli USA è un sistema politico-legislativo a sé, con implicazioni sociali, economiche, sanitarie che disegnano un quadro molto variegato. Prima degli anni duemila la legalizzazione negli Stati Uniti era impensabile e solo con la fine del secolo le politiche in materia di droga sono diventate più accessibili. In primo luogo molti stati hanno aderito alla legalizzazione della Marijuana, considerata droga leggera, ma per le restanti sostanze psicotrope la discussione scinde dalla mera parte economica e si fa molto complessa.
Il caso dell’Oregon
Il caso dell’Oregon è emblematico e coinvolge diversi piani della società. Alle elezioni USA 2020 lo Stato ha votato a favore della depenalizzazione delle droghe quali cocaina, eroina e metanfetamina per uso personale in quantità minime. Ciò non significa che questo sostanze diventano legali, ma certamente non si andrà in prigione per il possesso di piccoli quantitativi. Verrà fatta soltanto una multa. Oregon però non è uno stato, anzi è secondario nel tessuto delle singole potenze statali americane e con una delle più alte percentuali di abuso di sostanze dovuto alle crisi economiche e lavorative degli ultimi dieci anni.
La proposto dell’Oregon
Lo stato in questione propone Measure 110 e si concentra su un principio: “La tossicodipendenza è un problema di salute, merita una risposta sanitaria” ha detto Peter Zuckerman, responsabile della campagna per il Measure 110. Il progetto è quello di porre sullo stesso piano la parte socioeconomica e il problema sanitario. I risparmi sulla carcerazione dei consumatori abituali e le entrate fiscali delle vendite dalla marijuana andranno a finanziare programmi sanitari di trattamento e recupero delle tossicodipendenze. Si tratta di un esperimento sociale molto importante che considera il focus dalla giustizia penale alla salute pubblica.