Il 7 luglio alla Triennale di Milano, durante l’evento “Moda e cinema: ieri, oggi e domani”, organizzato dalla regista Alina Marazzi, è intervenuta Maria Grazia Chiuri. Il direttore creativo di Dior ha affrontato l’argomento relativo al rapporto tra il cinema e la moda, spiegando anche com’è cambiato questo connubio da circa un anno e mezzo, ovvero da quando è cominciata la pandemia di Covid-19.
La stilista romana ha esordito dicendo che i film sono molto importanti per la moda, perché consentono anche alle persone che hanno dei “preconcetti” di avvicinarvisi. Dunque, guardando al futuro, sarà molto importante tener conto di questo aspetto.
Il direttore creativo di Dior è stata ospite della Triennale di Milano insieme alla Marazzi e a Maria Luisa Frisa, critico e curatrice di moda. La Chiuri ha affrontato il delicato tema dell’epidemia di coronavirus e di come in questi 18 mesi il comparto del fashion, che ha perduto la possibilità di organizzare le tradizionali sfilate in presenza, sia stato costretto a riadattarsi ricorrendo a delle creazioni alternative, spesso a dei piccoli film o eventi digitali.
Un esempio è Il castello dei tarocchi di Matteo Garrone, realizzato per presentare la collezione Primavera-Estate 2021, o anche il cortometraggio di Alina Marazzi, To cut is to think, che ha trattato della vita della poetessa visiva Lucia Marcucci durante il ready to wear per la Primavera-Estate 2021.
Maria Grazia Chiuri: com’è cambiato il rapporto moda-cinema con la pandemia
Maria Grazia Chiuri durante il suo intervento alla Triennale milanese ha raccontato come la moda abbia rivisto in questi mesi alcuni dei suoi parametri di riferimento per continuare a proporre al pubblico le sue creazioni. Il direttore creativo di Dior ha dichiarato che si è avvertita fin da subito l’esigenza di cambiare le modalità di comunicazione, non nascondendo che è stata per tutti “una grossa sfida”.
A tal proposito, è cambiato il legame con il cinema perché si è dato il via ad una serie di lavori autentici e inediti che hanno ottenuto dei risultati positivi, e addirittura in molti hanno chiesto alla Chiuri di proseguire su questa strada anche per il futuro con la realizzazione di altre pellicole.
Chiuri e Niedermair: l’accoppiata Dior non convince
La stilista capitolina ha chiarito però che questa sì, può essere una strada da continuare a percorrere, anche se la priorità della moda resta comunque il ritorno agli spettacoli dal vivo con le sfilate tradizionali.