mercoledì, Aprile 16, 2025

Maometto II – 1453: l’assedio – conquista di Costantinopoli

Il 6 aprile 1453 il sultano Maometto II, del popolo ottomano esegue l’assedio di Costantinopoli. Nello scontro bellico, da un lato la coalizione Impero Bizantino, Repubblica di Venezia, Repubblica di Genova e Regno di Sicilia, dall’altro l’Impero degli Ottomani. Con una durata della guerra fino al 29 maggio, la vittoria dell’Imperatore ottomano, che conquista la città di Costantinopoli e pone fine all’Impero bizantino.

Maometto II chi è?

Maometto II nasce ad Adrianopoli il 29 marzo 1432 e decede a Gebze il 3 maggio 1481. All’età di tredici anni, Maometto acquisisce il trono ottomano, dopo l’abdicazione del padre Marud II, nel 1444. Per due anni, la decisione del genitore di proseguire nei poteri della Corona ed il figlio esercita il ruolo di sultano ed Imperatore solo nel 1446. Con la maggiore età, Maometto II decide di conquistare Costantinopoli, progetto che conclude con successo.

Tra le prime disposizioni del nuovo Regno, il sultano vara la legge del fratricidio, una norma ottomana, che attribuisce valore giuridico all’uccisione di un rivale. A fronte di ciò, tale disposizione legislativa trova una frequente applicazione, fino alla conclusione del XVII secolo. Inoltre, Maometto II con la giuridicità del fratricidio ottomano uccide il fratello Ahmed, ancora in fasce. Nel 1451, il sultano perde il padre ed intraprende la guerra contro l’Impero bizantino, per il predominio della città di Costantinopoli.

Maometto II: la fine dell’Impero bizantino

Dal 6 aprile al 29 maggio 1453, avviene la guerra tra l’Impero ottomano di Maometto II e l’Impero bizantino in alleanza con Regno di Sicilia, Repubbliche di Venezia e Genova. Durante la battaglia, il sultano impiega armamenti tra i più potenti all’epoca, con i cannoni di grandezza massima al mondo ed il trasporto umano sulla terra, di decine di imbarcazioni.

Di fatto, l’imperatore ottomano oltrepassa con le proprie milizie, lo Stretto del Mar Nero fino all’area fluviale del Corno d’Oro, nella Tracia orientale. In seguito, nella parte storica di Galata (l’attuale Istanbul), le forze militari ottomane scavalcano con difficoltà, l’altura della torre cittadina. In seguito, la conquista di Costantinopoli del sultano, con la vittoria ottomana e la caduta del Regno bizantino.

A ragion per cui, la nuova capitale ottomana diviene Costantinopoli ed il titolo imperiale del sultano aggiunge al nome Qaysar – i Rum. Secondo lo storico Tursun Beg, Maometto II all’ingresso del Palazzo Imperiale, dopo la vittoria dichiara: “Il ragno monta la guardia nei portici della cupola di Khusraw. La civetta suona il silenzio nel Palazzo di Afrasiyab. Così va il mondo, destinato ad aver fine”.

Le conseguenze

Oltre all’assedio di Costantinopoli, il capo ottomano tra i territori bizantini acquisisce anche: il Despotato di Morea nel 1460 e l’Impero di Trebisonda sul Mar Nero l’anno dopo.  Per sconcerto dell’Occidente, il mondo riconosce al Regno ottomano la grandezza dell’Impero. Ma le mire espansionistiche di Maometto proseguono verso l’Anatolia, di cui ricompone ogni sua parte, cioè piccoli territori in precedenza divisi.

Attraverso la vittoria della conquista di Costantinopoli, il sultano ottomano matura l’ambizione di diventare il nuovo Cesare. Ma l’intento del capo ottomano arriva sulla conquista di Kizil Elma, nota come la Prima Roma. Segue l’idea del leader d’Oriente, di riunire tutti i territori dell’antico Impero romano. Nel 1479, giunge un accordo di pace tra la vittoria degli Ottomani e Veneziani.

In seguito, un’ulteriore espansione del Regno ottomano, con la vittoria contro i Moldavi. Intorno al 1480, la conquista in Italia di Otranto, ma l’esercito di Papa Sisto IV costringe il sultano d’Oriente alla resa. L’imperatore Quaysar – i Rum decede a Gebze il 3 maggio 1481.

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