mercoledì, Luglio 3, 2024

Malnutrizione in Africa: una piaga sempre aperta

La più vasta e popolosa regione dell’Etiopia, l’Oromia, ha il più alto tasso di malnutrizione e mortalità infantile in Africa. Le popolazioni che vivono nelle zone più rurali dello Stato sono vittime di questa piaga. Le cause sono varie. Fattori quali instabilità politica, clima, povertà, scarsa igiene, portano ad insicurezza e precarietà alimentare. Pertanto, in Oromia i bambini sotto i 5 anni sono vittime della malnutrizione che li porta alla morte. La condizione alimentare precaria è dovuta anche alle scarse conoscenze della popolazione degli strumenti tecnici necessari all’agricoltura. Nondimeno, la situazione è causata dalla mancanza di consapevolezza rispetto ad un’alimentazione sana e corretta, che comprenda tutti gli alimenti necessari alla crescita.

Quali iniziative in Africa contro la malnutrizione?

É in questo contesto che il Progetto Semi di futuro: intervento integrato di lotta alla malnutrizione, ha luogo in Africa. Il progetto è italiano, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Collaborano al progetto CEFA, Medici con l’Africa Cuamm e Cittadinanza Onlus. Lo scopo primario di questo intervento è affrontare la denutrizione e la malnutrizione combattendo su più fronti. Quindi gli interventi saranno nell’agricoltura, nella prevenzione, nel supporto psicosociale di donne e bambini a rischio. Inoltre, il comparto sanitario s’impegna nella formazione per migliorare le cure nei casi di malnutrizione. Sono 50 i villaggi interessati dal progetto nei distretti di Ameya, Goro, Seden Sodo e Wolisso Zuria.

I mali non vengono mai da soli

Oltre alla malnutrizione bisogna intervenire anche su altre problematiche. Difatti lo scorso mese il progetto Semi di futuro è intervenuto con la formazione di medici, infermieri e fisioterapisti a proposito di disabilità. La formazione ha interessato l’ospedale di Wolisso, quello di Ameya e i centri di salute dei distretti territoriali. L’obiettivo è identificare i bambini che hanno disturbi motori tra i 0 e 5 anni e formare chi li accudisce a casa. Inoltre è necessario trattare tutti i problemi legati alla disabilità psicomotoria. Quindi la formazione delle figure proposte al trattamento dei casi è importantissima. La malnutrizione in Africa è un problema gravissimo. Ma quando questa si associa anche alla disabilità, sembra proprio che non ci sia speranza per il futuro.


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Africa: sconfiggere malnutrizione e fare formazione è un aiuto concreto

Questo progetto rientra in quella che dovrebbe essere la responsabilità più grande dei Paesi più sviluppati nei confronti dell’Africa. Purtroppo è usuale, invece, saccheggiare questa Terra. Quindi quando ci sono progetti così utili è bene parlarne. Dovrebbero essercene di più. Certamente si potrebbe, forse non si vuole. Quindi la demonizzazione delle ONG da parte di certa politica è vomitevole. In Africa l’aiuto concreto si dà così, costruendo con loro. Lo sanno bene tutti quelli che in Africa ci sono andati, rimboccandosi le maniche. Ma quando si fa formazione, come in questo caso, bisogna poi motivare le persone. Quindi i corsi di aggiornamento sono necessari. Solo così si può mantenere sempre alto il livello di attenzione e di coinvolgimento del personale medico, infermeristico e di quanti sul posto sono coinvolti.

Cate Madapple
Cate Madapple
"Scientia potentia est: sapere è potere" è questo il mantra del giornalista che ad ogni nuovo giorno sa di sapere un po' di più.

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