Mai dire dieta: i consigli di Cooper e Sorrentino

La coppia di Detto Fatto, la celebre trainer Jill Cooper e il biologo nutrizionista Sacha Sorrentino, hanno racchiuso i loro consigli in un libro che sfata quel mito secondo cui il dimagrimento localizzato è impossibile da ottenere. “Mai dire dieta, il dimagrimento morfologico” spiega infatti che abbinare nutrizione e allenamento giusto in base alla struttura del corpo e all’equilibrio ormonale permette di dimagrire nei punti giusti.

Quali sono i consigli di “Mai dire dieta”?

Il libro “Mai dire dieta, il dimagrimento morfologico” racchiude tutti i consigli per dimagrire in modo sano e duraturo senza andare incontro a ulteriore stress. Presenti anche delle ricette light e gustose della figlia di Jill Cooper, Veronica Cibello, e tanti video link per allenarsi.

Dimagrire una volta per tutte, in modo mirato e nei punti giusti: come fare? Jill Cooper e il dottor Sacha Sorrentino sottolineano innanzitutto che è fondamentale per chi vuole dimagrire non dire mai “dieta” né tantomeno pensare di essere a dieta.

Una dieta troppo rigorosa che impone rinunci e sforzi spesso insostenibili è destinata al fallimento. L’unica soluzione che permette di seguire una dieta in maniera costante nel tempo è adottare uno stile di vita bilanciato e vario. Non si parla infatti di dieta, ma di educazione alimentare, calibrata in base alla forma del corpo e abbinata all’allenamento giusto per quella tipologia. Il manuale propone un percorso ad hoc per ogni morfologia: un piano alimentare di 21 giorni, suddiviso in 5 pasti quotidiani e consigli specifici sul momento ottimale per mangiare e per allenarsi a seconda dei diversi biotipi.

Spot reduction con l’allenamento giusto

I risultati migliori si ottengono infatti personalizzando la dieta e l’attività fisica a seconda della risposta ormonale. Ogni tipologia di forma fisica ha bisogno di stimoli diversi di allenamento. Jill Cooper e Sacha Sorrentino spiegano che: “Lo spot reduction, ovvero il dimagrimento localizzato, esiste e, nonostante i pareri discordanti, ci impegniamo a dimostrarlo. Nel corso degli anni, numerosi studi scientifici hanno evidenziato come l’accumulo del grasso sia legato a fattori ormonali e allo stile di vita. Non conta solo l’alimentazione, quindi, ma anche la qualità e la quantità del sonno, la tipologia e l’orario di allenamento. Il dimagrimento non tiene conto solo delle chilocalorie ma impone una conoscenza approfondita del funzionamento dell’organismo del paziente“.

Qual è l’allenamento giusto?

Se avete provato ogni tipo di esercizio senza ottenere i risultati sperati è perché per ogni forma del corpo bisogna scegliere l’allenamento giusto. Per un dimagrimento localizzato bisogna calibrare l’alimentazione in base al biotipo, ovvero la forma del corpo, e all’equilibrio ormonale. 

La forma a mela

La struttura a mela (androide) è caratterizzata dall’elevata produzione di insulina e cortisolo. L’eccessiva produzione di cortisolo, ormone dello stress, favorisce la liberazione di molto zucchero nel sangue, che fa sì che il corpo produca troppa insulina, processo che a lungo andare potrebbe causare il diabete di tipo 2. Il soggetto presenta infatti un a causa del meccanismo cortisolo-insulina un incremento del gonfiore e del grasso addominale, mentre le gambe e gli arti tendono ad essere assottigliati.

Il nutrizionista Sorrentino spiega infatti che: “Visto che il cortisolo è un ormone circadiano molto alto nelle prime ore del mattino e che poi tende a calare nelle ore pomeridiane e serali, e tenuto conto del fatto che le proteine stimolano la produzione di cortisolo e i carboidrati la placano, lo stile di vita corretto da adottare per la forma a mela prevede di iniziare la giornata con un mix di zuccheri sani, proteine e grassi buoni e di assumere i carboidrati (non raffinati) a cena“.

L’allenamento giusto per la forma a mela

Il movimento aiuta a perdere peso più velocemente perché sostiene il metabolismo, però allenarsi ogni giorno in maniera intensa è controproducente. Spiega infatti la personal fitness Jill Cooper che: “Il corpo percepisce l’allenamento come uno stress, lo stress dosato è positivo per la salute perché sollecita una risposta di condizionamento o adattamento dell’intero sistema, ma con un allenamento eccessivo unito allo stress della nostra vita quotidiana, rischiamo di entrare in un circolo vizioso che blocca i piani di remise en forme stimolando il cortisolo, responsabile di ritenzione idrica e accumulo adiposo“.

Qual è l’allenamento giusto per un corpo a mela? Innanzitutto bisogna allenarsi in maniera energica al mattino e lasciare per le ore serali le pratiche fluide. I consigli di Jill Cooper sono di non superare mai i 45 minuti di esercizi, di non allenarsi mai dopo le 20 e di alternare 3 giorni di workout e un giorno off.

Esempio di allenamento

Mattina: allenamento HIIT, circuiti Tabata di 20 minuti con riscaldamento ed esercizi per gli addominali, oppure 30 minuti di ellittica o trampolino.
Sera: Fluid, Yog, Pilate o Meditazione.

La forma a pera

La struttura a pera (ginoide) si caratterizza per un’eccessiva produzione di insulina, con un’iperproduzione di estrogeni e poco testosterone. Ha un metabolismo lento e fa molta fatica a perdere peso, specie in punti critici come addominali, glutei e gambe dove si deposita l’accumulo di grasso.

Sacha Sorrentino spiega che: “Questi depositi adiposi localizzati non sono casuali, ma sono legati agli eccessi di insulina. Ecco perché tutto quello che non dobbiamo fare è stimolare i picchi di insulina”.

Il biologo nutrizionista consiglia dunque di moderare le carni rosse perché sono grandi stimolatrici di insulina, i prodotti raffinati quali riso bianco, farina 00 e zucchero bianco e di eliminare dalla propria alimentazione i cibi industrializzati e ricchi di grassi saturi. Anche le diete iperproteiche stimolano l’insulina ed accentuano il rischio di ritenzione idrica e per questo sono da evitare. Con questo tipo di diete si perde peso solo in viso, sul décolleté e sugli arti superiori.

L’alimentazione ideale per le donne che hanno un corpo a pera è mangiare carboidrati non raffinati, integrali e ricchi di proprietà nutritive e sali minerali nella prima parte della giornata, mentre la sera dare più spazio alle proteine ad alto valore biologico. Per uno spuntino pomeridiano optare sempre per proteine e grassi buoni. L’obiettivo di quest’educazione alimentare è stimolare i grassi in deposito a scopo energetico affinché il processo di dimagrimento localizzato abbia l’effetto sperato.

L’allenamento giusto per la forma a pera

Jill Cooper consiglia di sfruttare la produzione massimale endogena del testosterone e dunque l’orario migliore per un allenamento ad alta intensità è nel pomeriggio tra le 17 e 19. Gli esercizi adatti per questa morfologia sono i pesi e movimenti multiarticolari.


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Esempio di allenamento

Mattina: 20 minuti di yoga, pilates o allungamento.
Sera: HIIT + pesi per glutei e spalle + addominali; oppure 30 minuti di cardio come tapis roulant o trampolino, più pesi per glutei e spalle.


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