giovedì, Aprile 17, 2025

Lyndon Johnson – da vicepresidente marginale a uomo più potente del mondo

“Non vieni nel mio salotto a pisciare sul tappeto”. Sono queste le parole che Lyndon Johnson gridò in faccia al premier canadese. Quest’ultimo lo aveva criticato per i bombardamenti in Vietnam. Questo era il presidente Johnson, politico pragmatico e spregiudicato. Divenne Presidente con l’assassinio di John Kennedy, di cui era vice. Ebbe molti successi in politica interna, specialmente nella riforma dei diritti civili.

Lyndon Johnson – la vita

Lyndon B. Johnson nasce a Stonewall, in Texas, il 27 agosto 1908. Nasce da una famiglia contadina. I suoi modi rudi da vero cowboy nascondono però un grande talento politico, tanto che per anni Johnson è uno dei leader più influenti al Congresso.

Studia Legge alla Georgetown University, e per pagarsi gli studi lavora insegnando in una scuola di bambini messicani, maturando così l’impegno contro la segregazione. A 26 anni sposa Claudia Taylor, già nota come Lady Bird. Hanno due figli, chiamati Linda Bird e Luci Bines, in modo tale che tutti avessero in famiglia le iniziali LBJ.

Nel 1937 Johnson viene eletto al Congresso, dove vi rimane per 23 anni, tra Camera e Senato.

Nel 1960 il candidato democratico alle presidenziali John F. Kennedy lo sceglie come suo vice, nonostante i due non vadano molto d’accordo. In realtà, Kennedy sceglie Johnson per conquistare i voti del Sud. Infatti, durante la presidenza, JFK gli affida un ruolo marginale.

Il 22 novembre 1963 una tragedia fa diventare Lyndon Johnson il 36° presidente degli USA. Infatti, quel giorno il Presidente Kennedy viene assassinato a Dallas.

Lyndon Johnson giura come 36° presidente sull’aereo di ritorno da Dallas

Le immagini del giuramento di LBJ fanno il giro del mondo. Infatti, giura da Presidente sull’aereo che quel giorno riporta la bara di Kennedy a Washington, a sole due ore e dieci minuti dall’assassinio. Accanto a lui vi è Jackie Kennedy, con il tailleur ancora macchiato di sangue. La moglie Claudia, accanto al marito, ha un aspetto serissimo. Siccome non vi è la Bibbia a bordo, Johnson giura sul messale cattolico del defunto presidente Kennedy.

La presidenza Johnson

Da Presidente Johnson continua l’agenda politica rimasta incompiuta di Kennedy. Riesce addirittura a ottenere l’approvazione di una legge sui diritti civili proposta dal defunto presidente.

Nel 1964, Johnson si ricandida come presidente e vince le elezioni. In questo mandato presidenziale riesce ad attuare una serie di importanti riforme. Infatti, migliora i servizi scolastici, rinforza il sistema sanitario, e contribuisce a rendere effettiva l’integrazione degli afroamericani in America. Infatti, completa la legge sui diritti civili, il cosiddetto “Civil Rights Act of 1964”.

Così come ottiene tanti elogi per la politica interna, riceve diverse critiche in politica estera. Infatti, Johnson riceve delle critiche per la cattiva gestione della guerra in Vietnam. Invia sempre più truppe e autorizza sempre più bombardamenti, senza però ottenere alcun risultato.

Johnson decide così di non ricandidarsi alle elezioni successive per il partito democratico del 1968. Al suo posto subentra Robert Kennedy.

In quell’anno avvengono però due tragedie. Vengono infatti assassinati prima Martin Luther King e poi lo stesso Robert Kennedy.

Finita la presidenza, Johnson si ritira nel suo ranch in Texas.

Lyndon Johnson muore d’infarto il 22 gennaio del 1973, a soli 64 anni.


Leggi anche: Nasce Jackie Kennedy – una donna dalla vita piena di sogni e tormenti

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