Come molti sanno, la nostra storia evolutiva non comprende soltanto la specie Homo sapiens. Altre specie, altri “cugini”, hanno contribuito alla creazione dell’uomo moderno.
Il Neanderthal che è in noi
Tra questi il più conosciuto è l’uomo di Neanderthal con il quale, molto probabilmente, l’homo sapiens ha condiviso i territori e con il quale in alcuni casi si è accoppiato dando origine a ibridi.
Incroci tra Neanderthal e Sapiens hanno lasciato dei segni sul nostro attuale DNA. Circa il 2% dei nostri geni attuali, nelle popolazioni umane al di fuori del continente Africano, proviene dai Neanderthal.
Ibridi più forti
Mentre in passato si pensava che questi geni potessero rappresentare una debolezza per alcune patologie o problematiche fisiologiche, oggi si ritiene che in realtà possano aver migliorato alcuni aspetti della nostra salute. Un minor rischio di cancro alla prostata e una coagulazione più rapida del sangue sono degli esempi.
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L’uomo di Denisova
Tuttavia, tracce di DNA di un’altra specie portano scompiglio nelle ricerche.
L’uomo di Denisova, scoperto nei Monti Altaj in Siberia nel 2010, si aggiunge alla famiglia.
Nonostante i resti siano stati trovati in un area dove si sovrapponevano i territori sia dell’uomo di Neanderthal che dell’uomo Sapiens, sembra che si tratti di una specie con un percorso evolutivo distinto e separato dalle due precedenti.
Oltre frammenti di DNA di Neanderthal anche tracce di geni del uomo di Denisova sono stati trovati in alcune popolazioni umane. Gli aborigeni australiani, gli asiatici orientali, i popoli della Papua Nuova Guinea e gli islandesi sono alcune di esse.
Nuove ipotesi sulla nostra storia
Questi studi, oltre al ritrovamento di un ibrido tra Neanderthal e Denisova, sconvolgono le attuali conoscenze. Nuove ipotesi sulla storia del genere umano entrano in scena.
Si pensa che Neanderthaliani e uomini di Denisova si siano ibridati prima dell’incontro con i Sapiens.
Alcuni pensano invece che Denisoviani e Sapiens si siano incontrati ed ibridati prima dell’entrata in scena degli uomini di Neanderthal.
Altri ancora pensano che possano essersi verificate entrambe le ipotesi.
La variabilità che potrebbe averci salvato
L’incredibile mix di specie che si è susseguito nel corso dell’evoluzione umana potrebbe essere stato la chiave del successo per la nostra specie. La varietà di caratteri fisici e genetici ereditati è presente nelle varie popolazioni del mondo, e questa stessa varietà sembra aver contribuito all’affermazione della nostra specie.