Nel discorso, tenutesi ieri, il Primo Ministro ungherese ha aperto l’infiammata corsa verso le elezioni parlamentari del 3 aprile. Orban ha pronunciato dure critiche verso l’Unione e le sue scelte strategiche nei confronti del proprio partner ad est, Putin, l’Ungheria infatti non può prescindere dalla cooperazione economica con Mosca.
Cosa ha dichiarato Orban nel suo discorso di elettorale?
Il discorso di Orban è innanzitutto un discorso di propaganda interna, ma tocca anche le scelte di politica estera dell’Unione Europea, sia nei propri confronti che nella decisione di intraprendere azioni sanzionatorie nei confronti di Mosca, in caso di guerra. Orban, infatti, si è mostrato più duro del solito criticando le esplosioni d’ira sovrane di Bruxelles di questi ultimi anni. Inoltre, ha dichiarato che l’UE sta conducendo: “una guerra santa, una jihad” contro l’Ungheria sotto lo slogan dello stato di diritto. L’Ungheria è quindi vittima dell’Unione e dovrebbe mostrare maggiore tolleranza verso un proprio stato membro.”
Stato di Diritto presupposto essenziale per i finanziamenti UE
Lo stato di diritto
Orban aveva dichiarato, alcuni giorni fa, che la Corte di giustizia europea (CGCE) si dovrà, a breve, pronunciare sul nuovo meccanismo che legherebbe l’assegnazione dei fondi UE al rispetto dello stato di diritto nei paesi membri. Per questo, Orban è così critico nei confronti degli organismi interni dell’Unione che, insieme alle organizzazioni per i diritti umani, lo accusano di aggredire la democrazia e le libertà fondamentali nel proprio paese. Contro tale meccanismo, adottato nel dicembre 2020, Polonia ed Ungheria hanno emesso un reclamo. Ora, la Corte di giustizia europea dovrebbe esprimersi, il 16 febbraio, sperando che non faccia un assist per la propaganda nazionalista di Orban.
La più grande paura di Orban
Orban ha, anche, avvertito di una possibile inondazione di rifugiati dalla vicina Ucraina se la Russia lancia un’invasione militare lì. “Il conflitto Russia-Ucraina è urgente”, ha detto. E’ nell’interesse dell’Ungheria e dell’Europa che: “la guerra deve essere evitata prima di tutto”. In caso di guerra, dall’Ucraina arriverebbero centinaia di migliaia, se non milioni, di profughi e ridisegnerebbero fondamentalmente la situazione politica ed economica del Paese. Inoltre, il premier ungherese ha anche criticato i piani dell’Unione Europea se Mosca attacca l’Ucraina.
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L’Ungheria contro le sanzioni ad Est
Da quando la Russia ha annesso la regione ucraina della Crimea nel 2014, Orban si è costantemente opposto alle sanzioni UE contro Mosca. Anche se, alla fine l’Ungheria ha votato per sostenerle. “Sanzioni, politiche punitive, lezioni o qualsiasi altro tipo di arroganza da parte delle grandi potenze sono fuori questione”, ha detto Orban. Quest’ultimo ha, dopotutto, il rapporto più stretto con il presidente russo Putin, più di qualsiasi altro leader dell’UE. Eccetto Lukashenka. Infatti, Orban gioca a carte scoperte e non ha mai nascosto il fatto che la strategia di Bruxelles sia sbagliata e le sanzioni contro la Russia siano un vicolo cieco. Inoltre, il leader ungherese ha dichiarato che senza la cooperazione economica con la Russia, l’Europa rimarrà anemica e pallida. Astenersi dalla cooperazione, consegnando quindi le enormi opportunità economiche completamente ai cinesi è un errore strategico.
Ungheria in missione di pace ad est
Per Orban il dialogo con Putin è essenziale. Bisogna rompere il ghiaccio delle relazioni congelate e aprire la strada ai negoziati. L’appartenenza dell’Ungheria alla Nato non è in discussione, ma la questione della sicurezza nazionale è un punto principale per Budapest. Per questo, il Paese ha rafforzato, negli ultimi anni, la propria capacità militare e da sempre sostiene lo sviluppo delle capacità militari europee ed una forza di difesa comune. Soprattutto per proteggere le frontiere dell’Ungheria e dell’Europa stessa dalle migrazioni. Difatti, secondo Orban: “stanno tutti lavorando per farci accettare l’invasione, l’inondazione dell’Europa, come lo stato naturale delle cose, come una necessità storica inarrestabile.”