Luigi Sturzo è un politico e presbitero italiano, della seconda metà ‘800 e prima parte ‘900. Negli anni novanta, il vescovo di Caltagirone ordina sacerdote Sturzo, presso la chiesa del Santissimo Salvatore. Nel 1896, il sacerdote ottiene il baccellierato di teologia, presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Inoltre, il religioso favorisce la comunicazione tra gli studenti di differenti regioni d’Italia e crea l’Associazione dei Giovani Ecclesiastici. Intorno agli anni venti, Sturzo diviene il realizzatore del Partito Popolare Italiano, in cui esercita la carica di segretario politico.
Luigi Sturzo chi é?
Luigi Sturzo nasce a Caltagirone il 26 novembre 1871 e decede a Roma l’8 agosto 1959. La terra di origine è la Sicilia e Luigi cresce nella provincia di Catania, con i genitori Felice e Caterina. Inoltre, la famiglia appartiene ad un ceto nobile, in cui la discendenza paterna fa parte del casato, dei Baroni d’Altobrando. Durante l’infanzia, Luigi riscontra problemi di salute, che lo costringono a rimanere in casa. A fronte di ciò, la frequentazione della scuola risulta difficile ed il ragazzo studia presso il seminario di Arcireale. Ma le condizioni climatiche del luogo, costringono Luigi al trasferimento nel seminario di Caltagirone. Nel 1888, lo studente ottiene il diploma.
Luigi Sturzo sacerdote
Nel 1894, Luigi Sturzo diviene sacerdote nella chiesa del Santissimo Salvatore, dal vescovo Gerbino. Dopo due anni, Sturzo consegue il baccellierato in teologia, presso la Pontificia Università Gregoriana, a Roma. Sempre nello stesso periodo, il religioso decide di frequentare anche l’Università della Sapienza di Roma e l’Accademia di San Tommaso d’Aquino. In seguito, l’ecclesiastico decide di facilitare i contatti, tra gli studenti di diverse zone d’Italia. A ragion per cui, nasce l’Associazione dei Giovani Ecclesiastici, in cui Sturzo guida la vicepresidenza e Radini – Tedeschi la presidenza.
Luigi Sturzo: la nascita del giornale
Alla fine degli anni novanta, il sacerdote nel comune natale catanese istituisce una Cassa Rurale ed una cooperativa in onore di San Giacomo, con le contestazioni della politica liberale e conservatrice. Nel 1897, Sturzo crea un giornale dalle ideologie politico – sociali, ovvero La croce di Costantino. Di fatto, tra i collaboratori del giornale, ci sono: Mario Carfi, don Luigi Caruso, Filippo Interlandi, Giacomo Compagno, Mario Sturzo (fratello), Diego Caristia, Salvatore Cremona, Giuseppe Montemagno.
Le pressioni tra conservatori e democratici cristiani
Nel 1898 nascono episodi di assedio in alcune città, per degli scontri politici che avvengono tra i conservatori e i democristiani. In verità, papa Leone XIII cerca di mantenere l’unione dei cattolici, ma con delle difficoltà. Nel 1900, Sturzo diviene tra i simboli della nascita della Democrazia Cristiana Italiana, nonostante non accetta la tessera del partito di Murri. In seguito, il sacerdote collabora con il giornale cattolico Il Sole del Mezzogiorno.
Altre cariche
Nel 1905, Sturzo diventa consigliere della provincia di Catania e pro – sindaco di Caltagirone. Mentre negli anni successivi, il sacerdote ottiene la vicepresidenza dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia. Invece, per il ruolo attivo che il religioso evidenzia nell’Azione Cattolica Italiana, diviene Segretario generale della Giunta Centrale. Durante gli anni venti circa, Sturzo crea il Partito Popolare Italiano, con una carta che istituisce lo stesso. A fronte di ciò, ecco l’appello del religioso: “A tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare, ai fini superiori della Patria, senza pregiudizi né preconcetti. Facciamo appello perché uniti insieme propugnano nella loro tristezza, gli ideali di giustizia e libertà”.
La morte
Luigi Sturzo decede a Roma l’8 agosto del 1959, all’età di ottantasette anni. La sepoltura avviene nella chiesa del Santissimo Salvatore a Caltagirone.
La beatificazione
Il 24 novembre del 2017, termina la fase diocesana di beatificazione del Servo di Dio Don Luigi Sturzo, presso il Palazzo Apostolico Lateranense di Roma.