Una performer che ha fatto della disabilità un segno distintivo, affermando il proprio talento. Lorenza Böttner ha realizzato “Face art” in esposizione alla galleria Leonardo & Bina Ellen dell’Università Concordia a Montréal.
Disabilità e discriminazioni: per le donne è più doloroso
Chi è Lorenza Böttner?
Nasce col nome di Ernst Lorenz Böttner nel 1959 a Punta Arenas, in Cile, in una famiglia tedesca. A 8 anni a causa di un incidente su un traliccio della corrente elettrica perde le braccia, amputate sotto le spalle. Anche in seguito non fa ricorso alle protesi degli arti superiori. Frequenta la Kassel school of arts e, influenzato dal contesto, assume un atteggiamento femminile, definendosi transgender.
Transgender e impegnata nel sociale
Nasce così Lorenza, l’artista capace di dipingere con mani e piedi, che supera i limiti della disabilità. Il giudizio degli altri le pesa e così lavora spesso davanti al pubblico, proponendo delle performance di arte e danza. Si laurea con una tesi sull’handicap e poi si associa a una rete di talenti inabili. Quindi, lotta per il riconoscimento dell’idea e della creazione di persone come lei. Cerca di cambiare anche i metodi di tutoraggio e gestione dei soggetti menomati. Muore nel 1994 per aver contratto HIV.
Il linguaggio dell’arte performativa
Lorenza Böttner usa il suo corpo anche nell’arte, lo mostra e lo rende una scultura. Come alcune statue sono apprezzate anche se monche, così l’artista desidera trovare uno spazio nel mondo. La performance “Venus de Milo” presentata a Kassel, New York e San Francisco è la rappresentazione della sua riflessioni. Rende se stessa un manifesto delle proprie idee e concezioni e usa sequenze fotografiche per vedere le trasformazioni.
La mostra e “Face art” di Lorenza Böttner
Un progetto itinerante che raggiungerà anche New York e presenta video e immagini e disegni dell’artista sicura di sé. La madre ha collaborato alla realizzazione dell’esposizione in cui osserva il percorso di Lorenza e la sua maturazione artistica. “Face art” riunisce 32 ritratti che analizzano l’espressività del volto in relazione alle esperienze artistiche di Lorenza.