A luglio l’Italia ha registrato il sesto avanzo commerciale mensile consecutivo con il resto del mondo, in quanto il calo delle importazioni di petrolio dai Paesi OPEC e di energia dalla Russia ha superato la diminuzione delle esportazioni, secondo i dati ufficiali pubblicati venerdì.
L’Italia ha registrato un surplus commerciale di 6,375 miliardi di euro (6,80 miliardi di dollari) nel mese, rispetto al deficit di 460 milioni di euro dell’anno precedente, ha dichiarato l’ufficio statistico nazionale ISTAT.
Il calo annuo delle importazioni, pari al 19,4%, è dovuto all’ampliamento della tendenza al ribasso dei prezzi dell’energia e dei beni intermedi sia nell’Unione Europea che al di fuori di essa, ha dichiarato l’istituto.
A luglio le esportazioni italiane sono diminuite del 7,7% su base annua, a causa del calo delle vendite di prodotti farmaceutici, chimico-medicinali e botanici in Belgio, di prodotti in metallo in Germania e di prodotti della raffinazione in Francia e negli Stati Uniti.
L’ISTAT ha effettuato una “revisione non programmata” dei dati sul commercio mondiale di marzo e giugno, riducendoli drasticamente a surplus rispettivamente di 3,327 miliardi di euro e 3,461 miliardi di euro, a causa di ritardi nell’acquisizione dei dati di input con i partner extra UE.
I dati comunicati in precedenza indicavano un avanzo di 7,623 miliardi di euro a marzo e di 7,718 miliardi di euro a giugno.
Con i Paesi dell’Unione Europea, l’Italia ha registrato un surplus commerciale a luglio di 1,331 miliardi di euro, contro un avanzo di 2,367 miliardi di euro nello stesso mese del 2022. (1 dollaro = 0,9378 euro)