La Gran Bretagna ha ora il tasso di inflazione dei prezzi al consumo più alto dell’Europa occidentale dopo che, secondo i dati ufficiali, a marzo è sceso meno del previsto, passando al 10,1% dal 10,4% di febbraio. Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto che il tasso annuale dell’IPC sarebbe sceso al 9,8% a marzo, allontanandosi ulteriormente dal massimo di 41 anni di ottobre dell’11,1%, ma continuando a intaccare il potere di spesa dei lavoratori il cui stipendio sta aumentando di meno. Nonostante il calo di marzo, il tasso di inflazione britannico è stato il più alto dell’Europa occidentale e l’unico Paese della regione a registrare un numero a due cifre per il mese scorso.
L’inflazione nel Regno Unito: Prezzi di alimenti e bevande
L’Office for National Statistics ha dichiarato che i prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche sono aumentati del 19,1% in termini annuali a marzo – il più grande aumento di questo tipo dall’agosto 1977, secondo l’ONS. Il mese scorso la Banca d’Inghilterra ha dichiarato di aspettarsi un “calo significativo” dell’inflazione nel secondo trimestre. A febbraio, la BoE aveva previsto un’inflazione di marzo del 9,2%. Mentre è probabile che l’inflazione scenda naturalmente, dato che i forti aumenti dei prezzi dell’energia registrati lo scorso anno escono dal confronto annuale, la BoE sta cercando di valutare la velocità con cui scenderà.
Crescita dei salari
Gli indicatori recenti sono stati contrastanti su questo fronte, con i dati di martedì che hanno mostrato una crescita dei salari più forte del previsto. I sondaggi tra le imprese mostrano tuttavia un raffreddamento della pressione sui costi e sui prezzi di vendita. Martedì i mercati finanziari hanno indicato una probabilità dell’80% circa che la BoE aumenti i tassi di interesse il mese prossimo.
