Leggere è importante. Molto più di quanto ci si aspetti. Leggere è infatti il primo passo per formare un proprio pensiero critico. Ci permette di imparare nuove nozioni anche quando si legge un libro di narrativa. La lettura poi è uno svago in grado di farci stare meglio. Sottovalutarla o considerarla inutile è dunque erroneo. Leggere arricchisce il nostro vocabolario, oltre a essere utile per chi lavora nel mondo della scrittura. Soprattutto leggere può rivelarsi consolatorio.
Perché la lettura è importante?
Quelli citati sono solo alcuni degli aspetti più importante della lettura. Anche se forse è più corretto parlare di benefici. Leggere sviluppa per esempio l’empatia. Poco importa se si tratta di un romanzo scritto in prima o in terza persona, nel momento in cui lo si legge si vede il mondo da un altro punto di vista. Questo permette di immergersi nei pensieri di un’altra persona e farli nostri. In questo modo si riesce a comprenderli e si impara a non giudicare le emozioni altrui. Leggere inoltre rende le persone più sociali. Secondo uno studio dell’Università di Toronto, la lettura aiuta a sviluppare i cosiddetti “Comportamenti proattivi“. I lettori sono più propensi dunque alla condivisione, alla cooperazione e a fornire contributi alla comunità. Insomma, i lettori non sono solo persone con la testa tra le nuvole e distratte.
Gruppi di lettura: scegli quello che preferisci
Leggere fa bene
Sono molti gli studi sui benefici della lettura sulla sanità mentale e fisica. Per esempio, uno studio dell’Università di Sussex afferma che leggere un libro o un giornale abbassa il livello di stress al 68%. E ciò anche nel caso si legga per pochi minuti. Non va dimenticato poi un altro potere incredibile dei libro: quello di non far sentire sole le persone. Capita spesso di riconoscersi in un personaggio per i più svariati motivi. Per via delle sue paure, per esempio, o della sua storia. E proprio quel personaggio può rivelarsi un ottimo alleato per conoscere meglio se stessi. Insomma, un libro può essere di grande conforto. Non solo però. Vi sono studi basati sulla letteratura neurocognitiva. Che si interrogano sulla trasformazione che può attuare sulle persone un libro. Quante volte capita infatti di sentirsi diversi dopo aver finito un libro? Questo è un altro beneficio legato alla lettura.
La lettura non deve essere un obbligo
Leggere può risultare anche un peso, in particolare quando appare come un obbligo. La lettura non deve essere mai percepita come obbligatoria. Le persone devono infatti sentirsi libere di leggere quanto e quel che vogliono. Non esistono lettori più bravi di altri. Soprattutto non è il numero di libri letti in un anno a rendere qualcuno un buon lettore. Obbligarsi a continuare un libro alla lunga può portare a una serie di conseguenze. Tra cui il cosiddetto blocco del lettore. A quel punto leggere non porta più benefici. Divenendo quindi fonte di stress e ansia. Ecco perché non è consigliato obbligare gli studenti a leggere alcuni libri. Non è in questo modo che si avvicinano i giovani alla lettura, in particolare i bambini.