Di libri sul femminismo (o sui femminismi) ce ne sono parecchi. Alcuni sono più conosciuti. Altri passano più in sordina. Può capitare anche che su alcuni temi si leggano opinioni opposte. Ancora oggi, infatti, su certi argomenti non si è raggiunta una concordia generale. Tra tanti libri femministi, quali possono essere un buon regalo dunque?
Perché è una buona idea regalare dei libri femministi?
Per sensibilizzare. Questa è la prima risposta che viene in mente. A modo loro, tutti i libri citati hanno qualcosa di insegnare. Anche a chi è più ferrato sull’argomento. Sono romanzi e saggi che offrono ottimi spunti di riflessione. E che a loro volta possono rimandare ad altre letture altrettanto interessanti. Perciò, se conoscete qualcuno che si sente vicino alla lotta femminista o che vorrebbe conoscerla meglio, questi titoli potrebbero fare per voi.
Primo dei libri femministi: “Il secondo sesso” di Simone de Beauvoir
Pubblicato nel 1949, “Il secondo sesso” è uno dei saggi più importanti per il femminismo contemporaneo. Nel suo libro, Simone de Beauvoir sembra quasi portare avanti un lavoro di ricerca. Per la prima volta, la cosiddetta subordinità femminile non viene vista come un atteggiamento naturale. Anzi, viene denunciata un’educazione che convince le donne della propria inferiorità. Anche la stessa maternità non è più vista allo stesso modo. Non più destino della donna, dunque, ma scelta libera. È un testo che invita le donne a ribellarsi. In cui si comincia a delinare l’idea di donna-soggetto. Negli anni successivi, però, Simone de Beauvoir tornerà su certe sue posizioni. Alcune femministe degli anni ’70 vedranno, infatti, nel suo libro dei limiti. La sua importanza rimane tutt’ora innegabile.
“La passione di Artemisia” di Susan Vreeland
Pubblicato per la prima volta nel 2001, “La passione di Artemisia” è invece un romanzo. Protagonista del libro è proprio Artemisia Gentileschi. Scritto in prima persona, il racconto parte dell’anno 1612. Non è un caso. Infatti, in quello stesso anno vi è stato il processo contro Agostino Tassi. Ovvero l’uomo che ha violentato Artemisia. La storia ci viene narrata in prima persona. Trattandosi di un romanzo è giusto non aspettarsi un racconto veritiero dei fatti. La stessa autrice, Susan Vreeland, dice che si tratta di un’opera letteraria. Perciò soggetta anche a interpretazioni personali o riletture. Nonostante ciò, “La passione di Artemisia” è un ottimo romanzo femminista che permette di conoscere meglio Artemisia. La prima pittrice riconosciuta della storia dell’arte.
“Libere tutte. Dall’aborto al velo, donne del nuovo millennio” di Cecilia D’Elia e Giorgia Serughetti
Ci spostiamo ora nel 2017. “Libere tutte” è un saggio perfetto per tutti. Sia per chi si vuole avvicinare alla lotta femminista. Sia per chi invece già è più informato. Come si intuisce dal titolo, sono svariati i temi affrontati nel saggio. Il diritto all’aborto, per esempio. Anche la controversia legata all’hijab o al burqa. Si affronta anche il discorso un po’ più scottante della maternità surrugata. Così come quello delle sex workers. “Libere tutte” offre tanti spunti di riflessione. Le due autrici offrono diversi punti di vista su vari temi. In modo da spingere il lettore a informarsi di più al riguardo.
“Educare al femminismo” di Iria Marañón
“Educare al femminismo” è un saggio un po’ a sé. Uno dei punti focali del libro è quello di educare i propri figli al femminismo. Ovvero è un invito a superare gli sterotipi di genere. Lasciare insomma che i bambini decidano da sé cosa vogliono o non vogliono. A partire dagli stessi giocattoli. Uno dei punti di forza di questo saggio è il fatto che pone l’accento anche sull’educazione dei bambini. Non solo delle bambine, come capita di solito. Un saggio dedicato a tutti, insomma. Soprattutto ai genitori.
“Le visionarie. Fantascienza, fantasy e femminismo: un’antologia” a cura di Ann e Jeff VanderMeer
Altro libro molto particolare. “Le visionarie” è un’antalogia di racconti fantascientifici e fantasy. Tutti in chiave femminista. Ann e Jeff VanderMeer hanno riunito, infatti, ventinove racconti di altrettante autrici sia classiche che contemporanee. Un progetto considerevole, dunque. E che potrebbe interessare gli amanti del genere fantastico.
“Manuale per ragazze rivoluzionarie. Perché il femminismo ci rende felici” di Giulia Blasi
“Manuale per ragazze rivoluzionarie” è un saggio con un approccio originale. Questo lo rende peggiore di altri? Tutt’altro. È un regalo perfetto per chi ancora non conosce bene il femminismo intersezionale. È proprio su questo che si concentra Giulia Blasi. Alla base del saggio vi è anche l’importanza della sorellanza. Giulia Blasi infatti spiega da dove parte il mito delle donne nemiche delle donne. Questo eterno conflitto legato al mondo femminile. Si affronta anche il tema delle molestie o del “Mansplaining“. Di come queste problematiche sono legate all’idea di potere. Un saggio interessante, dunque. E che aiuta a comprendere meglio alcune rivendicazioni femministe.
“Xenofemminismo” di Helen Hester
Come già accennato, esistono vari femminismi. Il femminismo intersezionale descritto da Giulia Blasi è uno di essi. Lo Xenofemminismo è un altro. Dare una definizione di Xenofemminismo non è agevole. Lo stesso saggio non è tra i più facili da comprendere, anzi. Helen Hester accompagna, però, il lettore passo per passo nella comprensione del suo femminismo. Soprattutto se è una persona interessata a libri femministi che si discostano da quelli citati fino ad ora.
Tra i libri femministi c’è spazio anche per i fumetti: “Post pink. Antalogia di fumetto femminista” a cura di Elisabetta Sedda
Ci discostiamo dai saggi per entrare nel mondo del fumetto . “Post Pink” è una raccolta di nove storie disegnate e scritte da varie autrici. Scopo della raccolta è raccontare la propria esperienza in quanto donna. Fumettibrutti per esempio racconta la storia di una donna transgender. Cristiana Portolano ci parla di Ildegarda di Bingen (1098-1179). Quest’ultima ha descritto, infatti, l’orgasmo come un momento di connessione con Dio. Un altro tema è quello della sessualità e del piacere femminile. C’è anche chi mette in discussione l’esistenza della sensibilità femminile.
“Bastava chiedere! Dieci storie di femminismo quotidiano” di Emma Clit
Anche in questo caso siamo nel mondo del fumetto. “Bastava chiedere” ha una storia un po’ particolare. Una delle storie della raccolta è divenuta virale su Facebook. Protagonista di questo racconto è il tema della suddivisione del lavoro domestico. Partendo da una scena quotidiana, Emma Clit spiega come i lavori domestici siano ancora un problema prettamente femminile. A causa di ciò, le donne sono costrette a sopportare un carico mentale che spesso le schiaccia. Anche negli altri racconti, Emma affronta temi simili. In cui subentra un tipo di violenza più subdolo. Più difficile anche da estirpare.
Ultimo dei libri femministi: “Invisibili” di Caroline Criado-Perez
Con “Invisibili” si torna alla saggistica. Uscito da pochi mesi, “Invisibili” è uno dei libri femministi che più ha fatto discutere. Al centro dell’opera, vi è una ricerca scrupolosa e attenta da parte dell’autrice. Caroline Criado-Perez vuole infatti dimostrare che la società è stata costruita tenendo conto solo dell’uomo e della sua fisionomia. E l’autrice lo fa portando degli esempi concreti. Difatti, nel libro viene posto il problema di mancanza di dati statici sulle donne. Questo porta a una serie di problematiche anche legate alla salute o alla sicurezza femminile. Sebbene molto femminista, questo saggio può essere un ottimo regalo per chiunque. Anche per chi non è interessato ai femminismi. Proprio perché è un libro che offre svariati spunti di riflessione. Un’opera dunque che fa nascere discussioni interessanti.
Leggere per combattere la violenza: armarsi di cultura