Il ministro degli Esteri della Libia Najla Mangoush è stato sospeso dopo i colloqui con la controparte israeliana, avvenuti a Roma la scorsa settimana. La diffusione della notizia dei colloqui ha scatenato proteste a Tripoli. La Libia non ha relazioni diplomatiche con Israele.
Sospeso il ministro degli Esteri della Libia dopo i colloqui con Israele
Il primo ministro del governo di unità nazionale libico Abdul Hamid Dbeibah ha sospeso a titolo precauzionale il ministro degli Esteri Najla Mangoush dopo che questi ha avuto colloqui segreti con il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen la scorsa settimana a Roma. La notizia dell’incontro ha immediatamente scatenato forti proteste a Tripoli, con pneumatici bruciati e bandiere di Israele date alle fiamme. Il Ministero degli Esteri ha dichiarato in un comunicato sulla sua pagina Facebook che Mangoush ha rifiutato qualsiasi incontro con rappresentanti israeliani, in linea con la posizione del governo di unità nazionale. Il ministero ha poi descritto come l’incontro a Roma come “casuale e non ufficiale”. “Quello accaduto a Roma è stato un incontro non ufficiale, non pianificato in anticipo“, ha detto il ministero, aggiungendo che l’incontro, avvenuto durante i colloqui con il ministro degli Esteri italiano, non prevedeva alcun accordo.
Israele aveva annunciato l’incontro e aveva suggerito che le due parti avevano discusso una possibile cooperazione, compresi gli aiuti israeliani in questioni umanitarie, agricoltura e gestione dell’acqua. Il ministro degli Esteri israeliano ha anche affermato di aver sottolineato alla sua controparte libica l’importanza di preservare l’eredità ebraica nel suo paese. I colloqui sono stati facilitati dal ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.
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