Nuovi tumulti animano le strade di Beirut in seguito alla incapacità governativa di costruire un nuovo esecutivo. Numerosi manifestanti, in varie zone della città, da Zou a Jal al-Dib passando per al-Dawra, hanno bloccato le strade con pneumatici in fiamme. Di fronte alla banca centrale hanno costretto l’arrivo di numerosi poliziotti. La situazione si sta surriscaldando sempre di più. La crisi economica, ma anche sociale e sanitaria, che affligge il Libano ha costretto le persone a scendere in piazza per chiedere miglioramenti che però tardano ad arrivare.
Libano, il futuro politico del paese è nelle mani dei giovani partiti
Crisi Libano, cosa sta succedendo?
Lo stile di vita del piccolo paese è radicalmente cambiato in pochi mesi. Se prima il popolo soffriva esclusivamente a causa della corruzione della propria classe politica. Oggi le movimentazioni sono dovuto esclusivamente a cause finanziare: in Libano infatti i conti sono bloccati e le persone possono prelevare solo somme minime, nemmeno sufficienti per un auto sostentamento. Le proteste che avevano colpito la sfortunata Beirut sono molto simili a quelle di fine 2019, in cui il governo Hariri fu costretto a dimettersi. Da allora circa 3 milioni di libanesi sono in completo stato di povertà. Mentre i posti di lavoro e la sicurezza finanziaria rallentano a vista d’occhio. Il potere d’acquisto della sterlina libanese è si è fortemente contratto, e l’inflazione ha raggiunto livelli storici, che oscillano tra l’85 e il 90%.
Una classe politica stantia alla base della crisi
Le cause di questa mancata capacità di gestione è dovuta esclusivamente alla caduta del governo di Hassan Diab, dimessosi dopo la lacerante esplosione di Beirut, e sostituito da Saad Hariri. Il primo ministro non ha ancora trovato un accordo con Aoun per la creazione di un nuovo governo. Da entrambe le parti non vi sono spiragli di luce per concedere definitivamente ai libanesi un nuovo esecutivo, capace di gestire i milioni di dollari patrocinati da Macron. La mancanza di una solidità governativa ha spinto all’azione anche i movimenti di Hezbollah e Amal, che sostengono il popolo per il mancato supporto del governo centrale.
Israele riprende a colpire in Libano Siria e Iraq (video)
Rifugiati siriani in Libano: distrutto campo con 375 profughi