venerdì, Aprile 18, 2025

L’Evoluzione della scelta del partner da Darwin ad oggi

L’Evoluzione dello studio sul “Sexual selection and the ascent of women” mostra come Darwin ha condotto i suoi studi. Ad oggi nuovi studi concorrono per trovare una soluzione.

L’Evoluzione: cosa rende un partner migliore?

La teoria della selezione sessuale di Darwin fu un’idea radicale che cambiò fondamentalmente la prospettiva scientifica sul sesso e sull’evoluzione.
La lotta per l’accoppiamento e la fecondazione fornisce un motore potente della diversificazione all’interno e tra le specie. I contemporanei di Darwin scartarono la sua ipotesi di un “gusto per la bellezza” che favorirebbe certi compagni rispetto ad altri. Ma 150 anni di ricerca ha accumulato una schiacciante. Evidenza, infatti che la selezione sessuale dipende in gran parte dalle scelte sessuali sia delle femmine che dei maschi.

Lo studio Sexual selection and the ascent of women

“La misoginia di Darwin fu tale da precludere molta analisi di questo “gusto per la bellezza” spiega il prof. Gil Rosenthal. Una crescente attenzione ai meccanismi delle scelte sessuali, prima, durante, e dopo l’accoppiamento e le influenze socioambientali. Queste, rivelano che questi meccanismi spesso evolvono per motivi che hanno poco che fare con la selezione sessuale basata sui cosiddetti ornamenti.

L’Evoluzione studiata oggi

Lo studio mostra che la selezione del partner sessuale può derivare da fattori che non hanno nulla a che fare con gli ornamenti. Le preferenze di accoppiamento variano tra individui e specie contemplando più dimensioni. La scelta del compagno potrebbe orientarsi non tanto verso il “migliore” in assoluto. Quanto piuttosto verso il partner più compatibile in base a criteri non solo estetico-ornamentali ma sociali e sensoriali. Questa gamma di conseguenze per le scelte sessuali determina come esse vadano ad influire processi su ampia scala come la formazione di nuove specie e le risposte ai cambiamenti ambientali.

Questo studio, conferma l’intuizione di Darwin

La scelta del compagno dà un contributo primario alla selezione sessuale, e suggerisce che la selezione sessuale è spesso trasversale alla scelta dell’accoppiamento. I meccanismi di scelta del compagno sono la chiave per comprendere come le decisioni sessuali siano alla base della speciazione e dell’adattamento ali cambiamenti ambientali.

I meccanismi decisionali

Questi studi ci permettono di collegare esplicitamente i meccanismi dei processi decisionali con le loro conseguenze evolutive” conclude Rosenthal. Un secolo e mezzo dopo Darwin possiamo considerare maschi e femmine entrambe come selezionatori, e concentrarsi un po’ più su di loro invece che sul ruolo fino a oggi sopravvalutato degli ornamenti maschili.

La scelta del partner

Quando ci innamoriamo o ci invaghiamo di qualcuno, si tratta di un evento puramente casuale o no? C’è qualcosa di predeterminato in questo evento? E che cosa esattamente ci guida in questa scelta? La scelta del partner  è il risultato dell’interazione di  variabili sia biologiche che psicologiche. Entrambe giocano un ruolo determinante nel far sì che ci orientiamo su una persona piuttosto che su un’altra.

Il bacio serve a scegliere bene partner e a unire coppia?

La biologia dell’evoluzione

Su un piano biologico, secondo le più accreditate teorie evoluzionistiche, l’uomo sceglie da sempre partner che gli diano maggiori probabilità di garantire la sopravvivenza della sua prole. Per i nostri progenitori, la sopravvivenza era un problema reale ed essere sicuri di procreare figli sani, forti e in grado di sopravvivere ai pericoli e alle avversità era di vitale importanza. Questa esigenza della specie si è tradotta nell’uomo e nella donna in meccanismi e strategie distinti di selezione dei propri partner.

L’Evoluzione maschile

Nell’uomo le strategie migliori per assicurarsi una buona discendenza sono state quella di massimizzare il numero di rapporti sessuali con partner diversi  e quella di preferire, in maniera del tutto inconsapevole, quelle caratteristiche femminili di per sé indicative di salute, giovinezza e fertilità (la pelle liscia, un corpo e un viso ben proporzionati ecc). In altre parole, per i nostri progenitori, una donna “sana” era più in grado di garantire la sopravvivenza della prole e dunque veniva preferita. La bellezza è da sempre un segnale di benessere fisico e di salute. Ancora oggi, come millenni fa, l’evidenza empirica ci suggerisce che gli uomini siano maggiormente attratti da donne giovani e belle.

L’Evoluzione femminile

Le femmine, invece, hanno da sempre preferito e scelto uomini con caratteristiche di maggiore disponibilità a proteggere e accudire la famiglia. Con la precisa finalità di massimizzare le probabilità di sopravvivenza della propria prole, le femmine hanno scelto nel corso dei millenni maschi che fossero più “affidabili”.

Ulteriori ricerche suila scelta del partner

Attraverso una ricerca, lo psicologo La Cerra ha evidenziato che le donne riscontrano una certa gradevolezza estetica per le rappresentazioni di uomini che interagiscono in modo affettuoso con bambini, trovando queste immagini estremamente attivanti e attraenti. Anche attraverso queste scelte estetiche le donne tendono ad esprimere la preferenza per partner che hanno un atteggiamento protettivo e accudente.

L’Evoluzione psico-sociale

Su un piano più propriamente psicologico e sociologico, invece,  ciò che ci guida nella scelta del nostro partner è, in linea generale, il principio della somiglianza. Molti studi sembrerebbero confermare che le coppie durature sono caratterizzate da un’alta somiglianza fra i partner rispetto a intelligenza, valori, caratteristiche di personalità e interessi. Le persone tendono a cercare partner che abbiano valori simili, ad esempio che abbiano la stessa opinione sulla politica, sulla religione, ecc.

Le caratteristiche fondamentali

Rispetto alla caratteristiche di personalità si tende a preferire come partner una persona incline alla vita sociale se si è estroversi, oppure una persona che ama la vita tranquilla e ritirata se si è introversi. Viceversa le coppie i cui partner hanno caratteristiche opposte tendono a restare unite per un lasso di tempo inferiore. Quando si sceglie un partner con caratteristiche molto diverse, spesso lo si fa solo per l’attrazione fisica. Ciò che davvero consolida le coppie dopo diversi anni, più che l’attrazione fisica, è dunque la similarità complessiva.

Le radici dell’evoluzione

Un altro aspetto fondamentale che ci guida nella scelta del nostro partner ha radici più profonde. Nella relazione con il partner ognuno di noi porta una propria precisa modalità, uno schema, un modello di come quella relazione sarà e di cosa ci aspettiamo da essa. Questo “schema” lo abbiamo imparato nel corso della nostra storia personale e lo riproponiamo in maniera abbastanza sistematica nelle nostre relazioni intime. E’ uno “schema” che ricalca in linea generale quello che abbiamo sperimentato nel corso delle nostre primissime relazioni significative, ovvero quelle con i nostri genitori. E’ l’esperienza del nostro primo amore, quello con nostra madre o con chi si è preso cura di noi, che ci imprime nella mente un’idea di cosa ci dovremo aspettare dalle relazioni importanti.

Gli schemi ripetitivi

Con l’idea in testa di un tipo di schema noi ci muoveremo nel mondo e cercheremo storie e relazioni che possano consentirci di ritrovare quel modello. Se ho appreso nel corso della mia esperienza personale che in una relazione significativa c’è da aspettarsi soprusi e angherie è molto probabile che, nonostante le sofferenze che provo nel subire soprusi, io selezionerò come partner qualcuno che mi faccia soffrire. Molto probabilmente, un partner dolce e affettuoso che porta nella relazione uno “schema” diverso dal mio, ovvero uno schema orientato alla cura e all’accudimento, mi sembrerà noioso e poco interessante.

L’Evoluzione in sintesi

E’ evidente, dunque, che oltre alla somiglianza “sociologica”, un criterio che ci guida nella scelta del nostro compagno o della nostra compagna è l’aderenza del partner al nostro “schema” di relazione e la possibilità che quel partner ci da di replicare quello schema.

Claudia Cornacchini
Claudia Cornacchini
Claudia Cornacchini è redattrice presso periodicodaily, dove scrive di attualità, cultura, salute, nutrizione, tra le altre cose. Ha conseguito un diploma di maestra d'arte ed è naturopata certificata.

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