Bashar Masri, leader palestinese negli affari, ha affermato che spera che gli Emirati Arabi Uniti e Bahrein premano su Israele per fermare gli insediamenti. Masri ha inoltre sottolineato che i leader palestinesi dovrebbero trovare un modo per trasformare gli accordi tra Israele, EAU e Bahrein in una cosa positiva per i palestinesi.
Leader affari palestinese: “Trasformiamo accordi Israele-EAU/Bahrein in una cosa positiva per i palestinesi”
Nei mesi scorsi, sotto la mediazione degli USA, Israele ha stretto accordi per normalizzare le relazioni con Emirati Arabi Uniti e Bahrein. Ha inoltre accettato di sospendere i piani per annettere parti della Cisgiordania occupata.
I leader palestinesi hanno condannato gli accordi definendoli un duro colpo alla loro ricerca di uno Stato indipendente in Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme est, territorio conquistato da Israele nella guerra del 1967. I palestinesi hanno anche definito tali accordi un tradimento al popolo palestinese da parte dei Paesi arabi del Golfo.
Un alto dirigente d’affari palestinese, Bashar Masri, ha dichiarato che i nuovi legami tra il Paesi arabi del Golfo e Israele potrebbero essere un’opportunità per esercitare nuove pressioni su Israele per fermare gli insediamenti.
Masri, un palestinese-americano che gestisce due delle maggiori holding palestinesi, ha inoltre affermato che i palestinesi dovrebbero trovare un modo per trasformare gli accordi stretti tra Israele, EAU e Bahrein in una cosa positiva per il popolo palestinese. Ha infatti detto che i palestinesi dovrebbero inviare ai Emirati e Bahrein questo messaggio: “Ehi, perché non fate pressione su Israele per fermare gli insediamenti?”.
Tuttavia Masri sottolinea che non è sicuro che fermare l’espansione degli insediamenti in Cisgiordania sia una priorità per i Paesi arabi del Golfo. Infatti tali Paesi hanno accettato legami ufficiali con Israele in parte per la preoccupazione condivisa per il pericolo che rappresenta l’Iran.
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Masri invita i palestinesi ad essere ottimisti
Masri che è presidente della Massar International ha affermato che le imprese palestinesi non sarebbero contrarie ad accettare investimenti dalle due nazioni del Golfo. La Massar è una società che supervisiona e gestisce più di 30 filiali. Investe in finanza, tecnologia, agricoltura, media e proprietà immobiliari anche in Cisgiordania. In Cisgiordania ha creato Rawabi, una città high-tech di scintillanti edifici.
Infine ha asserito: “I palestinesi non hanno altra scelta che essere ottimisti. I nostri nemici vogliono che rinunciamo alla speranza. Ma, se rinunciamo alla speranza gli diamo esattamente ciò che vogliono. E non ci sarà né Palestina né popolo palestinese”.
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