Il leader Pakistano, Imran Khan, ottiene la fiducia nonostante il tentativo di boicottaggio da parte dell’opposizione. 178 voti a favore, anche se ne sarebbero bastati solamente 172.
Leader Pakistano Khan: accusa l’opposizione?
La sconfitta elettorale di un seggio del Senato si è presentata a sorpresa per il primo Ministro Pakistano Imran Khan. Viene, quindi, richiesto volontariamente da parte del partito al governo un voto per la fiducia. Nonostante il tentativo di sabotaggio da parte dell’opposizione, il leader ha ottenuto 178 voti a favore. Per guadagnarsela sarebbero bastati 172 voti. Ottiene, quindi, da parte dell’Assemblea nazionale, composta da 342 membri, la fiducia di maggioranza come primo Ministro della Repubblica Islamica del Pakistan. Imran Khan è il Leader del partito Pakistano Tehreek-e-Insaf. Votato nel 2018, tramite un’elezione generale. Oggi guida la coalizione di governo. Questo voto porterà, sicuramente, a rafforzare la presa di potere di Khan. Nonostante la sconfitta del suo Ministro delle Finanze, Abdul Hafeez Shaikh. In corsa al Senato, mercoledì, si presenterà Yusuf Raza Gilani dell’opposizione.
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Le accuse di corruzione
Il Leader, dopo la sconfitta di Shaikh, attacca l’opposizione per presunta corruzione. Rivolgendosi direttamente alla camera, chiede alla Commissione Elettorale di condurre un’inchiesta sulla corsa al Senato. In Pakistan, i Senatori hanno un mandato di sei anni. Sono scelti dalle assemblee provinciali del paese e dall’Assemblea nazionale. Il processo per le votazioni è condotto tramite scrutinio segreto. Negli anni, però, questo metodo è stato accusato più volte di facilitare l’acquisto dei voti. Ma nonostante questo, proprio durante la settimana la Corte Suprema ha annullato l’ordinanza Governativa che richiedeva il voto a scrutinio pubblico. Khan, parlando direttamente alla Nazione, ha affermato che l’opposizione si è comprata i voti dei membri del suo partito e degli alleati per far vincere il seggio a Gilani.