La Equality Parade di Varsavia prende il via oggi, 19 giugno 2021. I partecipanti dovranno indossare le mascherine e mantenere le distanze di sicurezza e forse la Parata quest’anno sarà più piccola, non avrà così tante piattaforme colorate, non risuonerà con una musica così alta.
Cosa significa la Equality Parede di Varsavia per l’Equality Volunteering Foundation?
“Andremo di nuovo per le strade di Varsavia, feriti, ma più forti, forse con meno brio, ma più potere, in un gruppo più piccolo, ma uniti più che mai” afferma Julia Maciocha, presidente della Equality Volunteering Foundation, organizzatrice della Equality Parade di Varsavia da 5 anni. La Equality Parade di Varsavia non è solo una marcia. Cosa chiede esattamente la comunità LGBT?
- Tutela contro la discriminazione e l’esclusione per obbligo dello Stato
Chiediamo una politica attiva contro la discriminazione per tutte le minoranze. - Diritti umani delle persone trans
Chiediamo l’introduzione di regolamenti legali che facilitino il processo medico e legale di riconoscimento del genere per le persone transgender. - Rafforzare la protezione legale contro l’incitamento all’odio ei crimini
Chiediamo norme legali sui crimini d’odio contro le persone LGBTQ. Chiediamo l’estensione delle leggi sull’incitamento all’odio per includere l’identità di genere e l’orientamento sessuale e l’effettiva applicazione delle normative esistenti. - Matrimonio e unione civile come diritto di ogni cittadino
Chiediamo l’introduzione della piena parità coniugale con il diritto all’adozione con tutti i diritti e gli obblighi che ne derivano, e una legge che regoli i rapporti di coppia, comprese in particolare disposizioni che assicurino la salvaguardia degli obblighi reciproci - Spazio pubblico aperto senza barriere
Lo spazio urbano deve essere un’area di integrazione delle comunità locali. Dovrebbe essere inclusivo e aperto. Chiediamo un accesso più economico alla cultura, prevenzione dell’esclusione dai trasporti ed eliminazione delle barriere architettoniche per i gruppi emarginati: genitori e accompagnatori con carrozzine, persone con disabilità e anziani. - Repubblica aperta come casa amica di rifugiati e stranieri
Chiediamo miglioramenti, cioè accorciando la procedura per il rilascio dei visti in Polonia, soprattutto nelle missioni diplomatiche nell’Europa dell’Est. Chiediamo una riduzione della burocrazia applicata agli stranieri che vivono in Polonia. Chiediamo che le condizioni di detenzione dei richiedenti asilo in Polonia siano migliorate. L’asilo non è una pena detentiva. Secondo il messaggio della Costituzione del 3 maggio: chiunque visiti i confini della Repubblica di Polonia è libero! - Educazione sui diritti umani
Chiediamo l’introduzione nelle scuole e negli asili di: un’educazione moderna, affidabile e neutrale in termini di prospettiva mondiale sulla sessualità, adattata alle capacità percettive e all’età; educazione anti-discriminazione, insegnando l’apertura alla diversità; etica, plasmando l’atteggiamento di rispetto e rispetto per la dignità di tutte le persone. - Rispetto e tutela giuridica degli animali
Chiediamo un emendamento alla legge sulla protezione degli animali, che includa, in particolare, l’introduzione del divieto di tenere animali da pelliccia, spettacoli di animali nei circhi, cacce ricreative, e l’obiettivo e trattamento crudele degli animali negli allevamenti industriali. Chiediamo una protezione reale contro la sofferenza di tutti gli animali in quanto esseri senzienti consapevoli: animali da fattoria, animali selvatici, animali senza casa e animali domestici. - Diversi – uguali l’uno verso l’altro
Facciamo appello all’interno della comunità LGBTQ per reprimere l’omofobia interna, la bi-, la trans e l’eterofobia. - Basta con la maleducazione: chiediamo un dibattito
Facciamo appello ai media per illegittimare le opinioni estremamente sessiste, omosessuali, bi- e transfobiche. - L’uguaglianza di genere come base di uno stato democratico
Chiediamo una politica per l’uguaglianza di genere, la parità di trattamento di donne, uomini e persone non binarie in ogni ambito della vita. Chiediamo occupazione e retribuzione in base al lavoro svolto e alle competenze, non al genere. Chiediamo un linguaggio libero da sessisti, parità di genere nella leadership, nelle strutture politiche e nei media. Chiediamo che ai cittadini e ai cittadini siano garantiti i pieni diritti riproduttivi, compreso il diritto all’informazione, all’educazione sessuale, alla contraccezione gratuita (compresa la contraccezione d’emergenza) e all’aborto su richiesta fino alla 12a settimana di gravidanza. Chiediamo il rispetto dei diritti dei pazienti e limitiamo l’uso dei cosiddetti la clausola di coscienza affinché la sua applicazione non privi le donne dei loro diritti, la realizzazione del diritto a un parto dignitoso e la politica a sostegno della genitorialità. Vogliamo più aiuti di Stato per le famiglie in cui vivono disabili e il ripristino del fondo di mantenimento. - Prendiamoci cura della nostra casa comune, la Terra.
La terra è la nostra unica casa. Nonostante questo, consumiamo le sue risorse come se potessimo permetterci di distruggerlo. Esortiamo i governi e le aziende a smettere di distruggere l’ambiente, lontano dalle tecnologie che avvelenano il pianeta e sfruttano i deboli.