Le nuove frontiere delle terapie digitali

Sono innumerevoli le nuove frontiere delle terapie digitali, dall’app per la cura della depressione e dell’ansia al videogioco per bambini che soffrono di ADHD. Cosa sono esattamente? Vediamo insieme qualche esempio.

Cosa sono le terapie digitali?

Le terapie digitali (in inglese Digital Therapeutics o in sigla DTx) si stanno facendo sempre più strada. Si tratta di un sottoinsieme della digital health che riguarda opzioni terapeutiche che utilizzano tecnologie digitali per curare una patologia, una malattia mentale o una condizione psicologica. Sono interventi curativi basati su modifiche del comportamento o degli stili di vita e sulla applicazione (digitale) di interventi cognitivo-comportamentali attraverso l’implementazione di programmi e linee guida.

L’impatto clinico delle terapie digitali è studiato attraverso sperimentazioni cliniche randomizzate, la metodologia che si usa per verificare sicurezza ed efficacia dei farmaci. La loro commercializzazione, prescrivibilità e rimborsabilità è regolamentate dalle agenzie regolatorie come la Food and drug administration (FDA), l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e l’Agenzia italia del farmaco (AIFA).

Qualche esempio

Le terapie digitali possono assumere la forma di un videogioco, di un sistema web, di un’app, di un software, ecc. Quello che le contraddistingue dai farmaci tradizionali è il coinvolgimento del paziente. Sono tanti gli strumenti già messi in atto dalle terapie digitali: il videogioco per i bambini che soffrono di ADHD; le app per diabete, acufene, ansia, dipendenze e depressione. In molti paesi c’è un’approvazione e un rimborso, mentre l’Italia su questo è molto indietro, anche se qualcosa comincia finalmente a muoversi.

Le terapie digitali per acufene e ansia

L’Ente regolatorio tedesco ha recentemente approvato due app: una per la gestione dell’acufene e una per la cura dei disturbi d’ansia.

Il trattamento dell’app Kalmeda per gli acufeni prevede una terapia cognitivo-comportamentale personalizzata sulla base dei disturbi che il paziente segnala. L’app Velibra per la cura dei disturbi d’ansia dà via a un dialogo con il paziente a seconda delle risposte che fornisce a una serie di domande. Le domande sono scelte in funzione del suo stato d’animo e sulla base della terapia implementata dal sistema.

Endeavor: la prima terapia digitale basata su un videogioco

Endeavor, recentemente autorizzata al commercio da FDA, ha lo scopo di aumentare l’attenzione nei bambini che soffrono di ADHD. La somministrazione della cura è presente nel foglietto illustrativo, validato da 3 sperimentazioni cliniche: 25 minuti al giorno di videogioco; 5 giorni alla settimana per 4 settimane.

L’app per i pazienti diabetici

Per quanto riguarda la gestione di pazienti diabetici l’FDA ha approvato l’app BlueStar Diabetes. Nei pazienti trattati con quest’app, che agisce su esercizio fisico e corretta alimentazione, l’emoglobina glicata si è ridotta in maniera significativa rispetto ai corrispondenti controlli non trattati.

E nel campo della salute mentale?

In questo campo c’è stato sicuramente uno sviluppo molto significativo. La piattaforma digitale Deprexis, la prima terapia digitale ad essere registrata e usata, ad esempio offre un intervento cognitivo-comportamentale efficace per trattare la depressione. Poi c’è l’app ReSET che nasce per curare chi soffre di problemi di dipendenza e abuso di oppiacei attraverso una terapia cognitivo-comportamentale.

Per quanto riguarda le terapie digitali per smettere di fumare e per la lotta all’obesità sono stati implementati e codificati programmi nazionali e internazionali. Le ultime linee guida internazionali per smettere di fumare ne suggeriscono appunto l’uso.

La terapia digitale in Italia

Finora nessuna terapia digitale in Italia è stata approvata o studiata. Le ragioni sono molteplici: scarsa predisposizione e conoscenza dei medici verso le nuove tecnologie; scarsa cultura da parte di startup e sviluppatori per una metodologia di valutazione clinica degli strumenti; carenza di regolamentazione di questo fenomeno; mancanza di coordinazione tra le due competenze necessarie, che singolarmente rendono il paese famoso in tutto il mondo.

Il gruppo “Terapie Digitali per Italia #DTxITA”

Il gruppo “Terapie Digitali per Italia #DTxITA” è nato nel 2019, con l’obiettivo di fornire risposte e una base di discussione sulle terapie digitali. Si compone di oltre 40 esperti di vari settori, dalla ricerca clinica, all’informatica, dall’economia sanitaria all’ingegneria.


Terapie psichedeliche: nuova frontiera della medicina?


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