Le funzioni mentali dell’uomo sono studiate dal funzionalismo. Esso si ispira al pensiero dello psicologo William James. Egli, in “Principles of Psicology”, pone rilevanza alla psicologia delle teorie evoluzionistiche di Charles Darwin. Tali teorie insistono sul rapporto tra organismi e ambiente. Facendo riferimento alle concezioni di Darwin, gli psicologi funzionalisti considerano l’organismo umano come l’ultimo stadio del processo evolutivo.
Il funzionalismo
Le funzioni mentali dell’uomo sono studiate dal funzionalismo. Esso si ispira al pensiero dello psicologo William James. Egli, in “Principles of Psicology”, pone rilevanza alla psicologia delle teorie evoluzionistiche di Charles Darwin. Tali teorie insistono sul rapporto tra organismi e ambiente. Facendo riferimento alle concezioni di Darwin, gli psicologi funzionalisti considerano l’organismo umano come l’ultimo stadio del processo evolutivo.
Così, i processi mentali sono quelli che sono perché hanno aiutato l’organismo a sopravvivere. Dunque, la psicologia si interroga non sul significato dei processi mentali (“Che cosa sono?’). Ma si interroga circa il loro fine e funzionamento. Quindi, si risponde alla domanda “A che cosa servono e come funzionano?”.
Funzioni mentali e comportamento adattivo
I processi mentali sono espressi dall’organismo che esprime i processi biologici. Così gli psicologi funzionalisti descrivono e spiegano all’interno della psicologia. E non limitandosi a descrivere e spiegare avvalendosi solo delle scienze biologiche. Oggetto della ricerca psicologica sono le attività mentali, relative all’acquisizione, l’organizzazione e alla loro successiva utilizzazione nella guida del comportamento. È importante, qui, il concetto di comportamento guidato, orientato verso. Quindi il comportamento adattivo. Quest’ultimo è caratterizzato dalla presenza di tre componenti:
- una stimolazione motivante
- una situazione sensoriale
- una risposta che altri la situazione per soddisfare le condizioni motivanti.
Un esempio è un uomo affamato che si procura del cibo e mangia fino ad essere sazio. Pone in atto un comportamento adattivo in quanto la fame è la stimolazione motivante, il cibo è una parte della situazione sensoriale e il mangiare è la risposta che soddisfa la motivazione iniziale.
Comunque, non tutti i comportamenti sono adattivi.
Comportamento adattivo e coscienza
Importanti sono i processi mentali coscienti. La coscienza non è estranea alla legge dell’adattamento biologico. Anzi ne costituisce il massimo esempio. La coscienza emerge quando il comportamento è ostacolato da eventi problematici circa la sopravvivenza dell’organismo. Dopo aver svolto il suo ruolo adattivo, si fa sostituire dagli automatismi comportamentali. Ogni attività dell’organismo vivente è un processo globale e continuo.
Funzionalismo e processi mentali
La ricerca funzionalistica studia anche processi mentali nuovi. I processi mentali precedenti, studiati dallo psicologo Edward Titchener, sono la sensazione e l’emozione. Mentre i nuovi processi mentali sono la percezione, la motivazione, l’apprendimento e il pensiero. Per quanto riguarda l’emozione, i funzionalisti ne sottolineano il carattere adattivo che aumenta l’efficacia della risposta a situazioni particolari.
Ad esempio, quando l’organismo è ostacolato nella propria libertà di movimento, può manifestarsi l’ emozione della collera che, producendo energia, aiuta l’organismo a reagire più efficacemente contro l’ostacolo. La percezione è un processo mentale a sé stante, non una somma di sensazioni elementari. Ma il perno della ricerca funzionalistica è l’apprendimento, che consiste nell’acquisizione, da parte dell’organismo animale o umano, di risposte che hanno valore di sopravvivenza. Inoltre queste sono adeguate a situazioni ambientali problematiche.
Per quanto riguarda il pensiero inteso come flusso continuo e non scomposto in immagini mentali, i funzionalisti hanno fatto emergere gli aspetti adattivi. Ad esempio, il pensiero di un esame da fare può indurre nel soggetto una preparazione più adeguata, svolgendo una funzione adattiva.
Conclusione
Il funzionalismo detronizza l’introspezione come unico metodo psicologico. Infatti, i funzionalisti valorizzano la sperimentazione di laboratorio. Essa è praticata attraverso metodi ritenuti idonei a cogliere le funzioni mentali nel loro contesto culturale. Tali metodi possono essere l’osservazione oggettistica o comportamentale, come integrazione all’osservazione soggettivistica, che resta il loro fondamentale criterio metodologico.
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