E’ successo cosi: ad oltre 3000 titolari di bar e caffetterie in Sardegna l’azienda 3A Arborea ha regalato il latte e a 500 pizzerie è arrivata la mozzarella: un gesto importante e di buon auspicio per tutti i commercianti che dopo settimane di lockdown hanno potuto riprendere a lavorare.
Immaginatevi una Sardegna che riparte.
Immaginate una Sardegna che rialza la serranda e riceve il primo fornitore e NON deve pagare nulla per la merce ricevuta.
Tantissimi gli esercenti che tramite i canali social hanno ringraziato l’azienda Latte Arborea per il nobile gesto dando un senso pratico al senso di appartenenza dei sardi per la loro Isola.
“Il rappresentante dell’azienda ci ha chiesto quanto latte ci servisse”, racconta un barista. “Ha scaricato e ci ha presentato una bolla a zero euro. Ci ha regalato anche un pacco di bicchieri termici per il cappuccino da asporto”.
Il presidente della Tre A Latte Arborea Gianfilippo Contu conferma: “Abbiamo voluto formulare il nostro augurio in questo modo ai tanti esercenti che ieri hanno ripreso a lavorare dopo due mesi di blocco”, afferma. “Con loro abbiamo voluto condividere questo momento, auspicando una rapida ripartenza”.
“Abbiamo avuto tanto dal popolo sardo. Abbiamo pensato di restituire qualcosa in questa fase difficile. Una mano ai nostri clienti che ripartono dopo due mesi di blocco totale. Abbiamo solo dato il nostro contributo”.
Latte Arborea: orgoglio in Sardegna e nel mondo
Arborea tuttavia non ha voluto fare nessuna sponsorizzazione, evitando di rendere pubblica l’iniziativa. Al posto di Arborea a rendere pubblico quanto avvenuto, ci hanno pensato i tanti titolari di bar e pizzerie ed il veloce tam tam sui social.
Il Latte Arborea, marchio della cooperativa 3A, non è nuovo in fatto di bontà e di rigidi valori etici: è in vetta alla particolare classifica delle nove marche di latte italiane che non contengono alcun tipo di farmaco. Tradotto meglio: ha superato con successo il test sulla genuinità.
Cosa rivela l’indagine della rivista “Il Salvagente”, che ha analizzato 21 tipi di latte italiano fresco e a lunga conservazione.
Lo studio è stato fatto su tante diverse qualità di latte acquistabili negli ipermercati e nei supermercati. In quello prodotto ad Arborea non è stato trovato nessun farmaco. In altri invece sono state rilevate diverse quantità di antibiotici. I quantitativi riscontrati sono comunque tutti al di sotto dei limiti massimi consentiti dal regolamento europeo. Quindi nessun allarme.
Il latte Arborea invece è stato promosso a pieni voti. Un ennesimo ottimo risultato per la cooperativa guidata dal presidente Gian Filippo Contu e dal direttore Francesco Casula.
Tracce di residui di dexamethasone (cortisonico), neloxicam (antinfiammatorio) e amoxicillina (antibiotico), preme sottolineare che i quantitativi sono tutti al di sotto dei limiti massimi previsti dal regolamento europeo 37 del 2010. “Anzi, sottolinea Il Salvagente, gli attuali metodi di analisi accreditati non ne avrebbero neanche rilevato la presenza”.
Infatti, queste sostanze sono risultate presenti proprio grazie alla metodologia messa a punto proprio dall’Università Federico II di Napoli nel suo studio che riesce a quantificare contenuti che nei test ufficiali sarebbero passati inosservati.
I ricercatori sono andati oltre, proprio per cercare il latte senza traccia alcuna di antibiotici ed effettivamente esempi virtuosi ci sono in entrambe le indagini. In quella delle rivista italiana poi, bisogna sottolineare che anche il latte che contiene dei residui minimi non prende l’insufficienza.
