L’Arabia Saudita offre un cessate il fuoco? Dopo la decisione di Joe Biden di ritirare il supporto alla coalizione saudita, che da ormai cinque anni bombarda lo Yemen. Anche da Riyad arriva la proposta di un cessate il fuoco. Una richiesta che, però, è stata subito respinta dalle milizie sostenute dalla Repubblica Islamica: “Mettete fine all’aggressione e al blocco sullo Yemen”. Ma vediamo nel dettaglio la situazione.
Qual è la mossa dell’Arabia Saudita?
La mossa del cessate il fuoco arriva dopo che i ribelli Houthi dello Yemen hanno intensificato gli attacchi con droni e missili contro i siti petroliferi del Regno, stravolgendo i prezzi globali del petrolio nel bel mezzo alla pandemia da coronavirus. L’Arabia Saudita ha intrapreso una guerra che l’ha vista criticata a livello internazionale, in quanto gli attacchi aerei hanno ucciso civili e gli embarghi hanno esacerbato la fame in una nazione sull’orlo della carestia.
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Due concessioni
L’Arabia Saudita, pare, abbia dato due concessioni agli Houthi, pur non offrendo tutto ciò che i ribelli avevano domandato in precedenza. La primo riguarda la riapertura dell’aeroporto internazionale di Sanaa, un collegamento vitale per lo Yemen con il mondo esterno che non ha visto voli commerciali regolari dal 2015. Il secondo dovrebbe toccare tasse, dogane e altre tasse generate dal porto di Hodeida. Questo denaro diventerebbe accessibile agli Houthi e al governo riconosciuto dello Yemen, così da poter essere utilizzato per pagare i dipendenti pubblici e finanziare altri programmi.
“Ora tocca agli Houthi”
Il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, durante una conferenza stampa televisiva a Riyadh, ha affermato: “gli Houthi devono decidere se mettere al primo posto i loro interessi o gli interessi dell’Iran”. Il piano sarà presentato lunedì sia agli Houthi che al governo riconosciuto a livello internazionale dello Yemen.
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