martedì, Aprile 15, 2025

L’ansia scolare, dai rischi alla consapevolezza

L’ansia scolare nasce dalla paura nei confronti del giudizio negativo, o di prendere brutti voti a scuola e di non essere capaci di superare un compito. E’ un disturbo che comprende paura e angoscia. Può avere la sua insorgenza durante le classi della scuola primaria. Ma colpisce egualmente anche nelle fasce d’età successive.

Il Disturbo d’Ansia Generalizzata e l’ansia scolare

L’ansia scolare nasce dalla paura nei confronti del giudizio negativo, o di prendere brutti voti a scuola e di non essere capaci di superare un compito. E’ un disturbo che comprende paura e angoscia. Può avere la sua insorgenza durante le classi della scuola primaria. Ma colpisce egualmente anche nelle fasce d’età successive.

L’ansia scolare è la manifestazione dell’ansia legata al contesto scolastico e a ciò che ruota attorno ad esso.

L’ansia è uno stato di tensione emotiva. Può originarsi come una reazione istintiva di difesa. Si riferisce a un prolungato stato di preoccupazione per il quotidiano. C’è apprensione su varie situazioni. Nello specifico dell’ansia scolare, le preoccupazioni sono canalizzate sulle proprie capacità di rendimento scolastico.

L’ansia scolare: i fattori di rischio

I fattori di rischio possono risultare la volontà di mostrare una buona immagine di sé e il desiderio di non fallire rispetto alle aspettative dei genitori. Inoltre, va a crearsi un circolo vizioso. Infatti, l’ansia emerge insieme all’anticipazione di un possibile fallimento. Ne deriva a questo ne consegue la fatica a concentrarsi nello studio e la compromissione della prestazione. I risultati negativi rinforzeranno la convinzione di non farcela, di non essere in gradi di portare avanti lo studio. Ciò potrebbe aumentare il senso di inadeguatezza e la disistima. Fino al rischio di compromissione della salute mentale della persona.

La profezia che si autoavvera

Questa erronea convinzione di non farcela porta l’individuo ad avere un cattivo rendimento scolastico. Ciò conferma la credenza di non essere all’altezza della situazione. Così, si attua la profezia che si autoavvera. Essa è la realizzazione delle aspettative negative rispetto a un evento.

I sintomi

Si manifestano sia sintomi somatici che psicologici e comportamentali.

Tra i sintomi somatici, ci sono: mal di testa e di pancia, nausea, vomito e palpitazioni.

Tra i sintomi psicologici e comportamentali, si annoverano: pianto, rabbia, crisi di panico all’ingresso della scuola, difficoltà ad addormentarsi e mente offuscata.

Dunque, si attivano nervosismi e ansia quando si prepara una verifica. Come pure si manifestano quote d’ansia prima di un’interrogazione, anche se si è preparati. Ancora, c’è la preoccupazione di non riuscire a prendere buoni voti.

Effetti

Le conseguenze dell’ansia scolare possono ricadere sullo sviluppo emotivo e sociale. Come pure sull’apprendimento scolastico e problematiche nelle relazioni familiari. Possono svilupparsi tendenze autolesionistiche e crisi di panico.

Curare l’ansia scolare

E’ necessario comprendere con immediatezza il malessere ed intervenire. Come pure cogliere i sintomi senza scambiarli per negligenza o poca voglia di impegnarsi nello studio. Dunque, il primo passo è la consapevolezza.

Terapie e tecniche per curare l’ansia scolare

La terapia cognitivo-comportamentale permette di riconoscere i pensieri irrazionali tipici dell’ansia per sostituirli con pensieri validi per la persona in difficoltà.

Attraverso la psicoterapia, lo studente impara a gestire le emozioni, il disagio e l’ansia. Può sentirsi meno scoraggiato ed è motivato a fronteggiare le sfide della scuola. Queste ultime corrispondono alle sfide della crescita quando, al contempo, non si sente capace di affrontarle, percependo il futuro come minaccioso.

Per riconoscere i pensieri irrazionali, esistono delle tecniche, tra cui:

  • la tecnica dell’esposizione graduale, che consiste nell’esporre lo studente alla situazione temuta, in maniera graduale. In tal modo, imparare a gestire l’ansia e può comprendere che la situazione ansiogena non è fonte di pericolo;
  • la tecnica del rinforzo, che corrisponde all’acquisizione della sicurezza in se stesso, man mano che l’ansia riesce ad essere controllata;
  • tecniche di rilassamento, con esercizi di meditazione.

Conclusione

Gianni Rodari, scrittore e pedagogista, nel ‘Don Chisciotte’ ha affermato: “In cuore abbiamo tutti un cavaliere pieno di coraggio, pronto a rimettersi sempre in viaggio”. Quindi, bisogna essere consapevoli delle proprie capacità e lavorare su di sé per elaborare il terrore e l’ansia che la scuola può originare.

https://www.periodicodaily.com/yoga-benefici-fisici-e-mentali/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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