La Turchia lancia nuovi attacchi contro il PKK in Iraq. Gli attacchi sono iniziati domenica dopo che il PKK ha rivendicato un attentato ad Ankara contro il ministero dell’Interno turco.
La Turchia lancia nuovi attacchi contro il PKK
La Turchia ha lanciato nuovi attacchi contri il Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) in Iraq. Gli attacchi contro il PKK sono iniziati dopo che il gruppo ha rivendicato la responsabilità dell’attentato avvenuto domenica ad Ankara. L’attacco ha preso di mira il ministero dell’Interno turco. Da allora le autorità turche hanno arrestato dozzine di sospetti, principalmente nella Turchia sudorientale, a maggioranza curda, al confine con Iraq e Sira.
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha riferito che i jet turchi hanno effettuato due attacchi aerei sui siti del PKK in Iraq. “D’ora in poi, tutte le infrastrutture, le grandi strutture e gli impianti energetici appartenenti al PKK o all’YPG [Unità di difesa popolare, un gruppo di milizie curde affiliato al PKK] in Iraq e Siria saranno obiettivi legittimi per le nostre forze di sicurezza”, ha detto Fidan. “La risposta delle nostre forze armate a questo attacco terroristico sarà estremamente chiara e i membri del PKK si pentiranno di aver commesso un simile atto. Raccomando che i terzi si tengano lontani da queste strutture“, ha aggiunto.
Fidan ha anche detto che l’intelligence turca ha stabilito che i due uomini dietro l’attentato ad Ankara sono entrati in Turchia attraverso la Siria. Il ministro ha anche affermato che gli uomini sono stati addestrati in Siria. Tuttavia, Mazloum Abdi delle Forze Democratiche Siriane (SDF), ha smentito categoricamente le dichiarazioni del ministro turco. “La Turchia sta cercando pretesti per legittimare i suoi attacchi in corso contro la nostra regione e per lanciare una nuova aggressione militare”, ha affermato Abdi. “La minaccia di colpire le infrastrutture, le risorse economiche e le città popolate della regione è un crimine di guerra, qualcosa a cui abbiamo già assistito”, ha aggiunto.
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