La Superluna si terrà, per la seconda volta del 2020, il 9 marzo. La fase di Luna piena sarà precisamente alle 18:48. Ma non sarà la più spettacolare dell’anno, perché la Luna più ‘Super’ del 2020 sarà quella di aprile.

La Superluna: cosa vedremo
Torna l’appuntamento con la seconda “Superluna” delle quattro attese nel 2020.
Si tratta di un termine popolare, non scientifico, che indica una luna piena con il nostro satellite prossimo alla minima distanza dalla Terra, il cosiddetto perigeo.
Tra il 9 e il 10 marzo la Luna, infatti, sarà in prossimità del proprio perigeo (che toccherà alle 7:34 del 10 marzo), dunque sarà un po’ più vicina, più luminosa e un po’ più grande del solito.
La Superluna: differenze rispetto alla microluna, perigeo e apogeo

La distanza Terra-Luna è di 384 mila km in media. Non è costante perché l’orbita descritta dalla Luna attorno alla Terra è ellittica: la sua distanza oscilla dai 356 ai 406 mila km.
Quando la Luna è piena ed è molto vicina alla Terra, possiamo vedere la cosiddetta superluna.
Quando la Luna piena avviene col nostro satellite nella zona più lontana da noi, allora si parla di microluna.
A proposito di distanze: quando quella tra Terra e Luna è minima si parla di Luna in perigeo, quando è massima, il nostro satellite è in apogeo. La sua distanza non influenza solo la sua grandezza apparente, ma ha anche dei lievi effetti sulle maree.
La Superluna: le variabili da considerare
Queste particolari condizioni dunque dipendono anche da una combinazione tra la distanza della Luna e le sue fasi.
In più c’è la variabile “orizzonte“: quando è bassa, la Luna appare più grande di quando è alta nel cielo. Questo fenomeno non è ancora stato spiegato del tutto, ma, secondo l’ipotesi più diffusa, la Luna bassa ci sembra più grande perché abbiamo degli oggetti in lontananza (come edifici o alberi) a cui rapportare le sue dimensioni.
Assieme alla dimensione apparente, aumenta anche la luminosità, al punto che osservare la superluna al binocolo può dare fastidio agli occhi.