La scuola, dopo la famiglia, è la principale agenzia di socializzazione e formazione, e dove si impara l’apprendimento. E’ un luogo di vita dove bambini e adolescenti trascorrono molte ore anche per imparare le competenze e gli atteggiamenti collegati ai propri ruoli sociali. Rappresenta un luogo educativo e di crescita. Quindi deve essere un luogo sereno e positivo, cioè un luogo di gioia dove avviene l’apprendimento dell’adulto di domani. Gli educatori, quindi i docenti, devono coltivare la gioia ed eliminare le forme d’ansia che possono manifestarsi tra le mura scolastiche. Andiamo a vedere come.
Il ruolo della scuola
La scuola deve essere considerato come luogo di gioia. Infatti, deve presentarsi come un luogo dove non esistono beffe e derisione. Come pure libero dai giudizi e ricco di opportunità. Ad esempio, dove imparare ad esplorare, svolgere un compito, prendere una decisione o dimostrare la propria comprensione. Infatti, qui si sostengono i processi di identificazione.
La scuola è un ambiente accogliente e adeguatamente strutturato. Ha il compito di incoraggiare uno stile di insegnamento – apprendimento e di relazioni umane costruttive. L’attenzione è posta a:
- l’educazione alla salute, come prevenzione dei disagi;
- l’educazione socio – affettiva, per sviluppare una sana espressione e crescita affettiva.
E’ un ambiente organizzato in classi. Il gruppo classe è considerato un sistema aperto, dove si verifica uno scambio continuo di informazioni con l’esterno, avente regole. Infatti, rappresenta ‘un sistema di individui interagenti e comprende norme che vengono stabilite per regolare il comportamento dei membri che vi appartengono’.
L’istruzione scolastica
L’istruzione scolastica trasforma e influenza la vita della persona. Avviene in classe ma il cambiamento individuale si estende anche fuori dal contesto scolastico negli altri ambiti vitali.
L’educazione scolastica efficace, l’apprendimento e formazione adeguati possono rappresentare la base per intraprendere una carriera di successo. Ma soprattutto permette di acquisire conoscenze e competenze che non sono solo inerenti le tematiche delle discipline di studio. Bensì abbracciano la capacità di sviluppare il pensiero critico e quella di affrontare situazioni con apertura mentale.
All’interno della comunità scolastica, che è una comunità di apprendimento, l’alunno cresce imparando competenze e saperi. Come pure a relazionarsi con l’altro.
L’ambiente scolastico, per diventare educativo, deve ottimizzare le risorse potenziali personali, i mezzi e gli strumenti in maniera mirata. Deve predisporre al suo interno un clima sociale umano e culturale per favorire forme di collaborazione e di lavoro di gruppo.
Gioia a scuola
La scuola a volte non sembra più essere il luogo dove si apprende con gioia. Cambiare questo aspetto è compito degli educatori. Devono coltivare la gioia e permettere l’espressione dell’originalità di ciascun alunno. Infatti la scuola prepara gli studenti a vivere una vita serena e positiva. Come pure a crescere come cittadini consapevoli e rispettosi. Ancora creativi e compassionevoli verso se stessi e gli altri.
La gioia, in quest’ambito, può essere definita come la scintilla che può accendere il potenziale di ogni alunno. Gli studenti a scuola ‘nascono’ ogni giorno. Si mescolano le caratteristiche e i tratti di personalità con tutto ciò che accade di diverso nella singola quotidianità per produrre la gioia. Questa è da considerarsi la motivazione che spinge ai risultati. Come pure va vista in un bambino piccolo che sta iniziando a leggere, uno più grandicello che conosce le operazioni matematiche per risolvere un problema più complesso. O anche in uno studente più grandicello che mette in pratica le competenze acquisite per fare una scelta.
In tal senso, il ruolo dei docenti è coltivare la gioia. Trattare attraverso i programmi scolastici tutti i disastri, le crudeltà del mondo e le ingiustizie e trasmettere agli studenti che con l’educazione efficace, i problemi possono essere risolti. Infatti, gli studenti si trovano ad affrontare le sfide della vita. A queste sono preparati dai docenti che devono coinvolgere i giovani a coltivare le proprie capacità e il desiderio di creare soluzioni alle problematiche.
Dunque, insieme insegnanti e studenti sono impegnati nell’educazione incentrata sulla soluzione come un cambiamento per il singolo e per la società.
Il ruolo del docente nella scuola
In questo contesto si pone la figura del docente che è un educatore. Dunque, è inserito e parte attiva, insieme agli alunni, nel processo di insegnamento – apprendimento. Come pure deve essere esperto in interazioni comunicative e relazionali e mediare con la famiglia per tutelare gli interessi del discente.
Ciò va considerato alla luce dell’educazione giovanile e al momento critico che gli adolescenti stanno vivendo, perché non più bambini e non ancora adulti. Così il ruolo dei docenti si situa come strategico e funzionale a livello preventivo e per intervenire in maniera mirata ai fini dell’apprendimento. “I docenti sono chiamati a svolgere un ruolo fondamentale passando da una didattica tradizionale, unidirezionale e trasmissiva, ad un modello didattico relazionale-cooperativo”, afferma il MIUR nell’ambito dell’Obiettivo “Convergenza”-“Competenze per lo sviluppo”.
Promuovere l’apprendimento
La crescita psicologica degli adolescenti presenta tre differenti ambiti. Sono:
- ambito cognitivo;
- ambito affettivo;
- ambito sociale.
Promuovere nei giovani la capacità di apprendimento e di motivazione è il compito della scuola e dei docenti. Essi devono essere consapevoli dell’azione educativa e della valenza dei contenuti dell’insegnamento, in funzione degli obiettivi prefissati.
Gli alunni devono sviluppare la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità. Come pure vanno stimolati a prendere consapevolezza delle proprie modalità affettivo – relazionali.
Il ruolo degli docenti è centrale. Infatti, forniscono agli alunni stimoli emotivi nell’azione educativa, attraverso e al loro manifestare sentimenti di soddisfazione provenienti dall’evidenza dei risultati raggiunti dai propri alunni.
Così sono fondamentali le interazioni tra docenti e alunni per creare una scuola che sia luogo di gioia. E un ambiente accogliente e sereno, un clima positivo e benevolo attraverso la comunicazione, l’ascolto attivo, la partecipazione mediante l’utilizzo di metodologie personalizzate e la programmazione e attuazione di interventi didattici adeguati alle capacità di ciascuno.
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