Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che la Russia non riconosce la rielezione della presidente moldava Maia Sandu.
La Russia non riconosce la rielezione di Sandu
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che la Russia non riconosce la recente vittoria elettorale della presidente moldava in carica Maia Sandu. “Per quanto ne sappiamo, non è la presidente del suo Paese perché, nel Paese stesso, la maggioranza della popolazione non l’ha votata”, ha detto Peskov.
Igor Dodon, predecessore di Sandu sostenuto dal Cremlino, ha accusato il presidente di “manipolazioni sfacciate” e ha affermato che è stata eletta solo grazie ai voti della diaspora. Il partito pianifica un ricorso alla Corte costituzionale e al Comitato elettorale centrale in merito alle presunte “violazioni da parte delle autorità”.
Le elezioni hanno visto un’affluenza record tra la diaspora moldava. Circa 327.000 voti sono stati espressi dall’estero, di cui oltre l’80% per Sandu. In patria, Sandu ha ricevuto il 48,67% dei voti, rispetto al 51,3% ottenuto dall’ex procuratore generale Alexandr Stoianoglo. Il paese di 2,5 milioni di persone ha visto un’affluenza del 54%. Le autorità moldave, gli osservatori indipendenti e i funzionari dell’UE e degli USA hanno affermato che vi è stata una campagna di influenza che coinvolge reti criminali e gruppi politici legati alla Russia. I legislatori moldavi hanno affermato che Mosca ha speso milioni di dollari per sostenere Stoianoglo.
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