sabato, Aprile 19, 2025

La riserva Yanomami in Brasile è a rischio!

Il ricordo delle lotte finite in tragedia negli anni ’80 e ’90 tra cercatori d’oro e indigeni Yanomami sembra diventare nuova realtà. Anzi, oggi potrebbe essere peggio. Un servizio del Guardian, racconta come il territorio è depredato dai minatori. Grazie alle iniziative di Greenpeace di portare alla luce la tragedia che investe la riserva Yanomami in Brasile. Il terreno lungo il fiume Uraricoera ha un aspetto quasi lunare, se non fosse per il colore. Enormi crateri sono presenti ad indicare il dissesto ambientale provocato dai cercatori d’oro illegali. In questo luogo del Brasile, dove è insediato il gruppo etnico degli Yanomami adesso ci sono alberi abbattuti, vegetazione distrutta ed immensi squarci nella terra, in tutta la riserva. Questo territorio ha un’estensione pari il doppio della Svizzera. Ma non dovrebbe essere preservata?

Cosa ha portato i cercatori d’oro ancora nella riserva Yanomami?

In realtà gli Yanomami non hanno ottenuto i diritti territoriali sulla riserva, ostacolati dal governo del Brasile. Il quale vorrebbe utilizzare il territorio per l’allevamento e per gli scavi. Il fatto è paradossale. Il governo non vuole riconoscere il diritto di possesso ai gruppi etnici seppur abbia firmato una legge internazionale che lo garantisce. Bolsonaro ha incoraggiato le attività illegali dei cercatori d’oro, promettendo di legalizzare la professione. Quello di Bolsonaro è un tentativo di destabilizzare la zona. Gli scavi sono aumentati dalla sua elezione. Del resto il Presidente si è lamentato più volte del fatto che il territorio della riserva è troppo vasto. L’idea di metterci le mani è troppo ghiotta. Pertanto la riserva è piena di criminali ambientali che hanno creato una città-campo, con negozi e bar e usano aereoplani, quad, moto, per le loro attività di contrabbando.

Denuncia dell’associazione Yanomami Hutukara

L’associazione Yanomani Hutukara che vuole tutelare la riserva, ha presentato un rapporto per denunciare la situazione. Il rapporto contiene le foto scattate da Christian Braga su un’aereo di Greepeace che riprendono il territorio depredato. Inoltre, nel rapporto ci sono immagini satellitari che dimostrano come la deforestazione sia massiccia da un anno all’altro. Dal 2019 sono 700 gli ettari di foresta sparita. Uno degli autori del rapporto Estêvão Senra ha affermato che: “É in corso una tragedia ambientale e umana.”. Nella riserva vivono isolati dal resto del Paese 270.000 Yanomami. L’uomo sostiene che le estrazioni di quest’anno potrebbero battere il record dello scorso anno. Quindi la situazione è preoccupante, più si estrae oro, più si avanza nei territori.


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Timori giustificati da parte degli attivisti

La corsa all’oro nei territori della riserva Yanomami in Brasile, cominciò nel 1970. Vennero costruite le strade e il territorio del gruppo etnico fu invaso dai cercatori d’oro. Uno dei leader indigeni Dário Kopenawa Yanomami, 37 anni, ricorda: “Sono cresciuto durante l’invasione di 40 mila minatori illegali, che hanno ucciso quasi il 20% della mia gente. Sembra che oggi stiamo affrontando la stessa crisi.”. Quindi, i timori sono giustificati, anche perchè in queste settimane, sono avvenuti scontri mortali tra i cercatori d’oro e gli Yanomami. Pertanto, la situazione potrebbe esplodere da un momento all’altro.

Cate Madapple
Cate Madapple
"Scientia potentia est: sapere è potere" è questo il mantra del giornalista che ad ogni nuovo giorno sa di sapere un po' di più.

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