Era il 24 luglio 1911 quando Hiram Bingham scoprì la misteriosa città di Machu Picchu. In realtà, Bingham non aveva “scoperto” la città: l’aveva portata all’attenzione.
La vita dell’esploratore Hiram Bingham
Hiram Bingham nacque ad Honolulu, figlio e nipote di missionari protestanti del Regno delle Hawaii. Durante l’adolescenza si trasferì negli Stati Uniti per completare gli studi. Lì ottenne un diploma presso l’Università di Yale nel 1898, uno all’Università della California nel 1900 e uno ad Harvard nel 1905. Fu, quindi, professore di Politica e Storia prima ad Harvard e poi a Princeton. Divenuto esploratore, in una missione del 1911 scopre la città di Machu Picchu. “Quelli di Machu Picchu potrebbero essere i resti più grandi e importanti scoperti in Sud America dal tempo della conquista spagnola” scrisse nell’edizione del 1913 del National Geographic. Secondo alcuni esperti, però, il vero scopritore di Machu Picchu sarebbe Augusto Berns, avventuriero e trafficante tedesco, che visitò per primo la città perduta nel 1867 e iniziò a depredarne le ricchezze.
La verità sulla scoperta di Machu Picchu
In realtà, Bingham non aveva “scoperto” la città, aveva forse portato i resti all’attenzione del mondo scientifico occidentale. Questo concetto di terra “perduta” di cui lo stesso archeologo parla nel suo libro, fu alla base delle invasioni coloniali, Quando, infatti, i coloni europei sbarcarono sulle coste dell’Australia, dichiararono il territorio “terra nullius” e cioè una terra di nessuno dove non occorre rispettare alcun diritto. Eppure non era così: migliaia di persone abitavano quei luoghi che poi vennero colonizzati e sfruttati, inneggiando alla “missione sociale di civilizzazione”. Lo stesso Bingham si disse sorpreso quando vide una famiglia nella città “perduta” di Machu Picchu. Resta il fatto che Bingham, grande archeologo che preferiva definirsi esploratore, con il suo libro del 1948, La città perduta degli Inca, ispirò gli avventurieri di ogni parte del globo. Secondo alcuni, sarebbe addirittura la figura ispiratrice del personaggio immaginario di Indiana Jones.