Il drammatico quanto complesso contesto in cui si trova la popolazione del Tigray, in Etiopia preoccupa il Pontefice. La preghiera del Papa lanciata al termine dell’Angelus per chiedere la cessazione delle violenze ha riacceso i riflettori su una situazione che rischia di passare sotto silenzio. La guerra civile scoppiata lo scorso 4 novembre si sta protraendo. Con violenze su ampia scala. Da parte delle truppe governative. Generando una grave crisi umanitaria.
Qual è la preghiera del Papa per il Tigray?
Papa Francesco dunque si rivolge alla popolazione del Tigray. Recitando un’Ave Maria. Affinchè non si pensi che il loro grido sia caduto nel vuoto. Purtroppo l’Etiopia è teatro da mesi di un conflitto. Tra potere locale e quello nazionale. Che vede ragazze donne e bambine vittime di stupri. Nonchè migliaia di persone in fuga. Quindi, una grave emergenza umanitaria, che sta impattando anche sull’accesso alle risorse alimentari. E che sta mettendo a repentaglio l’intera comunità.
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Un genocidio contro il popolo tigrino
Da settimane si moltiplicano le denunce di massacri e omicidi di massa ai danni dei civili del Tigray. Ed è per questo motivo che Papa Francesco interpella la coscienza di tutti. “Preghiamo insieme affinché cessino immediatamente le violenze. Sia garantita a tutti l’assistenza alimentare e sanitaria, e si ripristini al più presto l’armonia sociale. A questo proposito, ringrazio tutti coloro che operano per alleviare le sofferenze della gente. Preghiamo la Madonna per queste intenzioni.